Squadra Mobile – 2^ Sezione Criminalità straniera e prostituzione
Stamani alla presenza del Dr Giovannini della Procura della Repubblica di Bologna, il dirigente della Squadra Mobile ed il Commissario Capo responsabile della sezione criminalità straniera e prostituzione hanno illustrato alla stampa gli esiti dell'indagine denominata LE IENE, che ha portato all'arresto di due uomini, che non si conoscono tra loro ma i cui destini si sono incrociati per pura casualità investigativa.
Si tratta di R. Diego,classe 1976 ligure e di T. Mirko classe 1956 emiliano della provincia di Bologna.
L'illusione di un appartamento in centro a Bologna a spese zero e la possibilità di far soldi facili hanno allettato numerose donne reclutate dai due arrestati, per i quali i reati contestati sono reclutamento, induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione altrui, a mezzo internet.
L' indagine ha avuto origine da una delega di un P.M. bolognese con cui chiedeva di raccogliere elementi di riscontro a quanto appreso nel filmato della trasmissione LE IENE trasmesso in data 22.09.2010: "Le Iene Calabresi - affittasi appartamento per escort",
Nel filmato un uomo proponeva in affitto a Bologna un appartamento a giovani studentesse, per poi convincerle a lavorare per lui come escort, incassando il 30% - 40% dei guadagni. L'uomo si faceva chiamare DIEGO.
Il servizio del programma, nato da una segnalazione di una studentessa che aveva pubblicato un annuncio per trovare una camera in affitto a Bologna aveva portato all'incontro della ragazza, che le iene avevano sostituito con una modella, con DIEGO, in un bar sotto le due torri. L'incontro era stato videoregistrato.
L'attività svolta dagli agenti della 2^ sezione della Squadra Mobile ha permesso di identificare R. DIEGO e appurare come fosse solito contattare le ragazze tramite e-mail, rispondendo ad annunci in siti internet che nulla avevano a che fare con la prostituzione, evincendo l'abitudine del soggetto a reclutare donne comuni e non dedite al meretricio.
Una volta consolidato il contatto, Diego pubblicizzava le ragazze su siti dedicati abbinando all'inserzione la propria utenza. Teneva i contatti via e-mail con i clienti e si accordarva per gli incontri.
Alcuni uomini sono stati visti entrare nell'appartamento, dopo aver effettuato una breve conversazione telefonica.
La prestazione veniva consumata mentre Diego rimaneva in soggiorno a guardare la televisione con le luci spente.
L'uomo ha tentato di reclutare anche una
minorenne, che aveva pubblicizzato un annuncio in internet per cercare lavoro sebbene la giovane avesse
fatto presente all'indagato di avere solo 17 anni.
La minore ha dichiarato di aver incontrato più volte
anche un secondo uomo, T. Mirko, che aveva risposto al suo annuncio di lavoro pubblicato in internet,
proponendole di fare l'accompagnatrice per 500 €.
Appena maggiorenne l'uomo aveva avuto con lei un rapporto sessuale, giustificandolo come un "test".
La ragazza, sentita dagli investigatori ha permesso di collegare le attività dei due arrestati
Il plauso ed i ringraziamenti del Dr Giovannini sono andati agli uomini della Squadra Mobile ed alla trasmissione le Iene, per la fattiva collaborazione prestata nel corso dell'indagine