Sotto controllo i dati sugli stalker
Stamani, nel corso di un incontro con gli organi di stampa, la Questura di Bologna ha illustrato un nuovo progetto di intervento operativo relativo al fenomeno dello stalking, ritenuto utile strumento d'indagine per contrare il fenomeno degli atti persecutori, figura di reato prevista dal Codice Penale. Il sistema di allarme prevede la sinergia degli uffici della Questura, in particolar modo l'Ufficio Prevenzione Crimine e Soccorso Pubblico con la Sala Operativa come filtro di tutte le informazioni relative al tema, unitamente alla Divisione Polizia Anticrimine e alla Squadra Mobile. E' stata così creata una rete di informazioni tramite l'utilizzo di banche dati già esistenti costituenti un sistema d'allerta in funzione per tutto l'arco della giornata nel quale confluiscono le denunce sia degli atti persecutori nonché le notizie sugli stalker deferiti all'autorità giudiziaria; in tal modo, alimentando il sistema con i dati immessi dagli uffici di polizia, si potrà rispondere in maniera rapida e tempestiva nei confronti delle vittime di questi reati. Il fine è quello di consentire agli operatori sia della centrale operativa del 113 che quello preposto all'intervento richiesto, di accedere in tempo reale ai dati sugli stalker ammoniti e denunciati garantendo in tal modo rapidità di intervento a tutela delle vittime e dei loro congiunti. In questo modo è possibile aiutare le vittime di stalking senza chiedere loro di precisare i fatti antecedenti poiché, grazie alla raccolta d'informazioni immesse nel sistema, l'operatore è immediatamente allertato nel caso di richiesto intervento potendo utilizzare, da subito, utili dettagli sullo stalker, consentendo in tal modo di diminuire i possibili rischi cui si espongono le vittime di questo particolare reato.Nuovo sistema d’allerta in ordine al reato di atti persecutori
07/06/2011