Sqadra Mobile risolve caso su aggressione avvenuta in città. Algerino in stato di fermo
Questa mattina durante una conferenza tenuta alla presenza del Questore e del Dr Giovannini della Procura della Repubblica, del dirigente della Squadra Mobile e del funzionario responsabile della IV Sezione Contrasto al Crimine Diffuso è stato reso noto agli organi di stampa l'avvenuto fermo, con l'accusa di tentato omicidio a scopo di rapina in danno di una coppia, di N.K. M., algerino del 1987, pregiudicato.
L'aggressione ha avuto luogo in via Michelino nelle prime ore del mattino del 4 marzo scorso.
Alle ore 1.40 giunge una telefonata concitata sulla linea 113: un uomo chiede aiuto e riferisce che lui e la sua compagna sono stati quasi uccisi
da un giovane a colpi di pietra .
L' aggressore, come una furia e senza dire una parola, entrato nel camper con il quale erano giunti in città alcune ore prima, colpisce ripetutamente le vittime con una grossa pietra. Poi, tenta di trascinare la donna lungo i vicini binari.
La coppia, in pericolo di vita, viene trasportata d' urgenza in ospedale dove vengono riscontrati un trauma cranico con versamento emorragico per l' uomo ed una emorragia epatica e lesioni interne per la donna, che viene sottoposta ad intervento chirurgico.
Le vittime, un forlivese di anni 63 ed una cubana di 50, hanno individuato senza alcun dubbio il responsabile dell'aggressione dalle foto mostrate loro dagli investigatori ed il sessantatrenne, non appena le sue condizioni lo hanno permesso lo ha indicato senza remore, seppur ancora sotto shock , durante un riconoscimento "all'americana".
Ricerche serrate, perquisizioni e attività tecniche, hanno permesso di identificare il rapinatore in 24 ore e di rintracciarlo sul
territorio a 48 ore dai fatti, mentre l'uomo si trovava all'interno di un bar in via Matteotti .
Per l'attività svolta a ritmo serrato e per i risultati ottenuti in tempi brevi, parole di apprezzamento sono giunte dal Questore e dal
Procuratore agli uomini della Squadra Mobile