Denunciano di essere vittime di false rapine. Denunciati
Stamani durante una conferenza stampa la Squadra Mobile ha reso note le cinque denunce operate nei confronti di soggetti che in occasioni diverse si sono dichiarate vittime di rapine che in realtà avevano architettato con l'aiuto di alcuni complici.
Il primo episodio risale al settembre dello scorso anno quando un bolognese dipendnete di unc entro commerciale ha denunciato di aver subito una rapina in zona Pilastro .
L'uomo ha dichiarato di di essere stato rapinato da due uomini armati di pistola mentre depositava l'incasso pari a 20.000 euro presso uno
sportello bancomat. Gli autori si davano alla fuga a bordo di un ciclomtore del quale forniva parzialmente la targa.
Gli accertamenti esperiti dalla Squadra Mobile con la Polizia Scientifica hanno permesso di appurare che si è trattato di un bluff
dell'uomo che dopo aver subito la rapina non ha chiamato la polizia e che dal punto ove si è nascosto e dove le telecamere lo hanno
ripreso, non avrebbe potuto leggere la targa del veicolo.
E' stato denucnaito per simulazione di reato e i complici sono in via di identificazione
Nel secondo episodio, accaduto nel dicembre scorso, il cassiere di un supermercato di via Ghirardini si è accordato con un cliente del
negozio, un cittadino rumeno, per inscenare una rapina.
I due hanno recitato perfettamente la parte a favore delle telecamere di sorveglianza del punto vendita, spartendosi il bottino - 4.800 euro-
in seguito.
Le indagini però hanno portato a galla la verità ed il cassiere , bolognese di nascita, non ha potuto che confessare l'episodio
per il quale è stato denunciato.
In ultimo, lo scorso 11 gennaio, un cittadino bolognese si è presentato in Questura per denunciare di essere stato rapinato della
propria auto di lusso, da due persone armate di pistola che subito dopo si davano alla fuga. Anche in questo caso però si è
trattato di un "falso"
In effetti l'auto è stata rubata ma non al bolognese che l'aveva noleggiata ma ad un conoscente a cui l'aveva prestata e che si era recato
in Campania.
Per coprire l'amico, il trentaquattrenne bolognese si e' inventato l'episodio e per i due e'scattata la denuncia.
Oltre che simulazione di reato, per i cinque le accuse sono di appropriazione indebita, procurato allarme e interruzione di pubblico servizio.