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La mattina del 21 ottobre scorso il Compartimento Polizia delle Comunicazioni per l'Emilia Romagna, in collaborazione con il Reparto Prevenzione Crimine di Bologna e Reggio Emilia, ha dato esecuzione a quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere per quattro uomini e ha arrestato un quinto indagato in quanto membri di maggior spicco di un'associazione, resasi responsabile per i reati di associazione per delinquere finalizzata all'illecito utilizzo di codici di carte di credito e/o debito e di ricettazione. Le indagini sono iniziate nell'autunno dello scorso anno quando la direzione di un noto albergo bolognese si è accorta che alcuni clienti, dopo aver usufruito dei loro servizi, si vedevano costretti a disconoscere - denunciando la loro estraneità - transazioni on-line effettuate utilizzando i dati digitali delle loro carte di credito. La complessa attività d'investigazione, effettuata con intercettazioni telefoniche e telematiche, è stata incentrata sull'operato degli addetti dell'hotel, in quanto deputati all'utilizzo dei sistemi elettronici di pagamento e ha consentito di individuare un'organizzazione a delinquere, composta da 13 associati,tutti provenienti dalla Costa D'Avorio, impegnata nella sottrazione dei codici, nel loro impiego illecito diretto o nella loro cessione a terzi. Il principale indagato, che poteva procurasi i "dati digitali" necessari ad alimentare l'attività dell'organizzazione criminale, è risultato Donald Venceslas OULAI (nato in Costa D'Avorio nel 1979), receptionist dell'albergo, che disponeva dei dati delle carte di credito dei clienti, tanto all'atto del pagamento quanto, soprattutto, in occasione della ricezione delle prenotazioni trasmesse attraverso precisi siti web dedicati. Nel corso delle perquisizioni domiciliari, quattordici nelle province di Bologna, Parma, Forlì-Cesena e Novara, è stato anche arrestato, in flagranza di reato, MAHAN Jean Baptiste (nato in Costa D'Avorio nel 1975), perché in possesso di numerosi codici riferibili a carte di credito. É' stato appurato che l'obbiettivo finale del gruppo era l'impiego dei dati digitali per l'acquisto via internet, al 50% del costo reale, di beni o servizi (soprattutto viaggi aerei e ferroviari - da qui la denominazione dell'indagine -) per i propri associati o per terzi, in prevalenza appartenente della medesima nazionalità ivoriana; La disarticolazione dell'associazione ha richiesto un lungo periodo di indagine per le capacità informatiche e la destrezza dei criminali e per la difficoltà di raccogliere le denunce delle vittime, per lo più straniere, che pertanto si accorgevano della frode subita con tempi lunghi, permettendo agli ivoriani di utilizzare le loro carte di credito per un periodo di tempo maggiore. La propensione a colpire vittime straniere ha reso difficile stabilire l'esatto numero degli illeciti e, di conseguenza, il danno complessivo arrecato ma si pensa che il sodalizio è stato in grado di frodare migliaia di euro al giorno senza destare particolari sospetti nelle vittime e senza palesarsi agli inquirenti.Nelle indagini della Polizia Postale e delle Comunicazioni per l'Emilia Romagna è stata fondamentale la collaborazione dell'Ufficio Rischi Operativi e Credito di CartaSì di Milano, il quale esegue un puntuale monitoraggio delle transazioni, analizzando i fenomeni fraudolenti e si occupa delle procedure di ristoro del danno, sollevando l'utente da ulteriori oneri burocratici.
- Raccomandazioni da adottare nell'uso di carte di credito - Non lasciare mai incustodita la propria carta di credito o bancomat e quando questa deve essere momentaneamente ceduta, come in occasione della consegna ad esercenti per i pagamenti, non perderne mai il controllo visivo in modo da poterne constatare il corretto impiego (in particolare che non ne vengano copiati gli estremi). Nel caso di operazioni di pagamento on line si consiglia l'utilizzo delle carte di pagamento solo su siti internet conosciuti o comunque ritenuti affidabili, controllando la sussistenza della cosiddetta connessione sicura tramite l'icona raffigurante il lucchetto che deve comparire in posizione di chiusura; nelle operazioni on line risulta, inoltre, preferibile l'impiego di carte prepagate (ricaricate con importi contenuti). Si ritiene opportuno attivare gli appositi servizi offerti dagli istituti emittenti carte di credito, grazie ai quali viene inviato un messaggio SMS quando vengono effettuate operazioni di pagamento; l'utente, quindi, è nelle condizioni di poter bloccare la carta di credito con maggiore tempestività mediante una telefonata laddove ravvisi utilizzi fraudolenti del proprio documento di credito.