Nel pomeriggio di ieri, nell’ambito di un’attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna nella persona del Sostituto Procuratore dott. Roberto Ceroni, la Squadra Mobile della Questura di Bologna ha tratto in arresto tre soggetti albanesi e un italiano. L’attività è nata da una serie di segnalazioni per delle attività sospette all’interno di un garage di un condominio in via del Triumvirato, legate ad una presumibile attività illecita di spaccio di sostanze stupefacenti che coinvolgeva diversi soggetti; per alcuni di essi erano state segnalate anche le targhe dei motoveicoli e delle auto con le quali si spostavano. Proprio da queste segnalazioni è partita un’intensa attività di indagine condotta dalla locale Squadra Mobile – IV Sezione contrasto al crimine diffuso, fondata su appostamenti, attività di osservazione e pedinamenti dei soggetti sospetti, che sono stati ben presto individuati e identificati proprio grazie all’osservazione delle targhe dei mezzi a bordo dei quali si muovevano.
Ad essere stati identificati dai poliziotti della Squadra Mobile sono stati innanzitutto due cittadini albanesi gravati da vari precedenti anche per spaccio di sostanze stupefacenti, tali K.B. classe 1974 e P.M. classe 1980, ed un cittadino italiano, L.M. classe 1989, privo di pregiudizi di polizia e penali.
Già nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio, infatti, i poliziotti della Squadra Mobile avevano potuto rilevare come i tre soggetti in questione si fossero riuniti nel garage e si fossero portati nel locale cantine, trasportando a più riprese pacchi e buste dalle dimensioni più varie. Alla luce di quanto riscontrato gli investigatori della Polizia di Stato nella giornata del 04 marzo 2021 sono intervenuti realizzando un’operazione articolata e complessa, chiudendo il cerchio sui soggetti coinvolti. L’attività di polizia giudiziaria è iniziata dapprima con il controllo del primo soggetto albanese, P.M., che ha permesso di effettuare un importante riscontro, poiché con delle chiavi trovate in suo possesso i poliziotti sono riusciti ad aprire una cantina dello stabile di via del Triumvirato, trovando una pistola revolver “Smith & Wesson” calibro 38 special con matricola abrasa e 19 cartucce dello stesso calibro.
Alla luce del rinvenimento dell’arma, la perquisizione è stata estesa ad un appartamento, sempre sito in via del Triumvirato, abitato dal soggetto italiano identificato, L.M., che ha permesso di rinvenire 1 kg di marijuana suddiviso in pezzi da 100 grammi e un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento.
Mentre si svolgeva questa attività, altro personale della IV Sezione contrasto al crimine diffuso stava pedinando l’altro soggetto albanese, K.B., il quale, a bordo della sua automobile, raggiungeva un condominio in località Lippo di Calderara, dove parcheggiava la propria auto e saliva a bordo di una Mercedes classe C, condotta da un altro soggetto. I due individui a bordo della Mercedes, sempre seguiti dal personale della Squadra Mobile, raggiungevano poi un garage di un condominio di Lippo di Calderara dove concludevano uno scambio. In tale occasione il soggetto già noto per K.B. riceveva un pacco di colore scuro, mentre il conducente della Mercedes riceveva dei soldi suddivisi in mazzette.
A quel punto è scattato il blitz della Squadra Mobile che ha controllato i due e ha accertato che quello osservato poco prima era stato uno scambio di 1 kg di cocaina (che costituiva il contenuto in pacco sottovuoto di colore scuro) dietro il corrispettivo di 36.000 euro in contanti nascosti all’interno di un vano nel cruscotto, creato appositamente con una modifica strutturale dell’abitacolo della Mercedes. In tale frangente poi gli operatori identificavano compiutamente anche l’autista della Mercedes che aveva appena partecipato allo scambio ricevendo i contanti, per S.S, anch’egli albanese, già pregiudicato.
Alla luce dell’attività investigativa descritta, i quattro soggetti sono stati arrestati e sono stati contestati loro la detenzione di sostanza stupefacente destinata allo spaccio e la detenzione della pistola con matricola abrasa, oltre alla detenzione delle stesse munizioni. In attesa della convalida i tre albanesi sono stati tradotti in carcere mentre il soggetto italiano è stato sottoposto agli arresti domiciliari.