È stato un weekend intenso quello appena trascorso per la Polstrada di Bologna che, con le sue articolazioni autostradali, ha vigilato sulla sicurezza delle arterie stradali della provincia.
Oltre 100 le pattuglie della Stradale messe in campo per fronteggiare quest’ultimo fine settimana di agosto, tra venerdì e domenica, contrassegnato da bollino rosso per il contro esodo dei vacanzieri, di ritorno in città dopo le vacanze. Numerosissimi conducenti sono stati controllati lungo le trafficate strade del nodo bolognese, circa 400 sono stati sottoposti all’accertamento preventivo per l’alcool, con 6 automobilisti denunciati per guida in stato di ebbrezza. Nonostante la presenza continua degli agenti della Polizia Stradale, si registrano tante violazioni al Codice della Strada (142), dando conferma che spesso la guida di un veicolo è una attività sottovalutata nei rischi che comporta per la vita propria ed altrui. Molti anche gli interventi per i rilievi di incidenti stradali, 11 in totale, tutti in autostrada; ma in soli due casi hanno riportato ferite gli occupanti dei veicoli, in tutto 5 persone.
Tra le infrazioni più comuni, sono 17 le guide a velocità eccessiva e non commisurata alle condizioni della strada, 15 le persone prive di cintura di sicurezza, anteriore o posteriore ed infine 18 i conducenti distratti dall’uso improprio del cellulare, fonte principale di distrazione alla guida: leggere un messaggio o rispondere allo stesso costringono l’automobilista a guidare completamente al buio, e così per un numero interminabile di secondi percorre centinaia di metri ignaro di ciò che accade su strada. Tali infrazioni sono amplificate quando a commetterle sono gli autisti professionali, coloro che per professione guidano camion o autoarticolati, che quando sono coinvolti in un incidente, per le dimensioni dei loro mezzi, provocano sempre danni rilevanti.
Un episodio, tra i più significativi del weekend, è accaduto nel pomeriggio di venerdì 30 agosto, quando si è verificato un grave incidente in A13, sulla carreggiata sud, tra un autoarticolato che sopraggiungeva e altri tre veicoli fermi in coda, con un’intera famiglia rimasta coinvolta e ferita a seguito del tamponamento. A seguito dei primi accertamenti, che sono seguiti allo svolgimento dei rilievi infortunistici, è emerso che l’autocarro, condotto da un sessantaseienne, aveva il cronotachigrafo alterato da una calamita posizionata sul bulbo installato sulla scatola del cambio, ciò gli consentiva di barare su velocità e tempi di guida registrati; per lui sono scattate pesanti sanzioni amministrative, con il ritiro immediato della patente.