Nella giornata del 27 febbraio scorso, la Polizia di Stato ha eseguito un fermo di indiziato di delitto nei confronti di un cittadino tunisino di anni 34, ritenuto responsabile del tentato omicidio avvenuto in via Petroni.
L’ indagine, condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Bologna, ha preso avvio a seguito di una segnalazione pervenuta verso le ore 18.30 da personale del 118 che aveva soccorso un cittadino tunisino colpito da numerose coltellate all’addome.
La situazione è risultata subito grave, tanto che l’uomo è stato immediatamente trasportato presso l’Ospedale Maggiore in prognosi riservata.
Da quel momento, è cominciata la ricerca del responsabile del grave delitto, avvenuto in pieno centro cittadino, in un orario in cui la zona è gremita di persone che però non hanno assistito alla scena ma, vedendo lo straniero barcollante, si sono comunque rese conto di ciò che era appena avvenuto.
La visione delle immagini, preziosissima per dare un volto al responsabile, ha permesso anche di individuare il momento nel quale il tunisino ha gettato il coltello utilizzato all’interno di un cassonetto della spazzatura posto nelle vicinanze e ritrovato dai poliziotti la sera stessa dei fatti.
Inoltre, la profonda conoscenza dell’ambiente criminale nel quale era inserito il ferito, ha permesso di dare un nome ed un cognome all’aggressore pronto a lasciare la città.
Nell’arco di appena 24 ore, un agente ha individuato il tunisino presso una fermata dell’autobus in via Irnerio e, dopo aver allertato i colleghi, lo ha seguito sul mezzo pubblico dove è stato infine fermato. Il movente del delitto, risalirebbe a vecchie ‘ruggini’ fra i due per motivi di droga, risalenti al periodo in cui si trovavano ancora in Tunisia. Il reo, è stato quindi sottoposto a fermo di iniziativa di indiziato di delitto per il reato di tentato omicidio.