Nella giornata dell’1 febbraio, la Squadra Mobile della Polizia di Stato di Bologna ha eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal GIP presso il Tribunale di Bologna, nei confronti di altrettanti cittadini italiani che lo scorso anno erano diventati l’incubo degli addetti alla consegna di pizze a domicilio.
Tutto comincia il 14 agosto quando un dipendente di una pizzeria di Bologna, mentre si apprestava ad effettuare una consegna, è stato violentemente aggredito e minacciato con una pistola ed un coltello dai tre e rapinato del suo borsello contenente gli incassi della serata ed alcuni effetti personali.
La medesima scena si è ripetuta il giorno successivo, quando in rapida successione sono stati rapinati ed aggrediti dapprima un negoziante del centro città e successivamente un altro addetto alla consegna di pizze a domicilio. Per interrompere la scia dei gravi fatti di reato che venivano commessi soprattutto in orario serale, il Questore di Bologna ha predisposto un piano di intervento con l’impiego di personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e della Squadra Mobile e, grazie al lavoro investigativo avviato immediatamente, è stato possibile concentrare l’attenzione nei confronti dei tre uomini classe 1992, 1989 e 1997.
Due di loro difatti, il giorno 5 settembre 2018 sono stati arrestati in fragranza di reato proprio mentre stavano commettendo l’ennesima rapina ai danni di un’altra pizzeria.
La contemporanea indagine degli investigatori della Squadra mobile di Bologna condotta con visione di numerosissime immagini immortalate dalle telecamere delle zone teatro delle rapine e con l’escussione dei testimoni presenti ad alcune di esse ha consentito di fornire al Sostituto Procuratore di Bologna elementi tali da richiedere l’emissione dei provvedimenti restrittivi nei loro confronti.