Ancora una volta sono state consumate truffe ai danni di anziani e in particolare nella giornata di ieri sono stati segnalati due casi. Nel primo, la vittima è stata raggirata da una donna che al telefono ha finto di essere la figlia dell’anziana signora convincendola a consegnare ad un dipendente bancario “di fiducia” la somma di 10000 euro circa per l’acquisto di un immobile; mentre, nel secondo caso, un uomo ha bussato alla porta della vittima fingendo di essere un impiegato comunale incaricato di riscuotere l’importo della tassa sui rifiuti, riuscendo a distrarre l’anziana e a sottrarle la cifra di circa 1000 euro lasciata per pochi istanti incustodita all’interno dell’appartamento.
La Polizia di Stato quindi, ricorda di fare attenzione e di non aprire la porta di casa a sconosciuti.
Nella maggior parte dei casi le persone vittime di truffa descrivono gli autori quali:
- persone distinte o di bell'aspetto,
- persone in uniforme;
- persone che lavorano per qualche servizio di pubblica utilità,
- impiegati di banca, Poste Italiane, Enel o altri Enti o ditte.
- liberi professionisti quali avvocati o medici.
Le motivazioni con le quali gli autori si fanno consegnare denaro o monili sono le più svariate ma quelle che si registrano con maggiore frequenza sono:
- l’avvocato che telefona alla vittima richiedendo con urgenza una somma di denaro in cambio della immediata liberazione di un familiare sul quale gravano problemi di giustizia per cui si presenta a casa un uomo in divisa per ritirare la somma;
- l’amico del figlio o di un parente prossimo che chiede un aiuto economico per il parente della vittima o addirittura finge di essere il nipote o il parente della vittima stessa con l’intento anche in questo caso di ottenere denaro o monili dall’anziano;
- il falso postino che suona alla porta e chiede alla vittima di scendere mentre un complice approfitta della situazione per intrufolarsi in casa;
- addetti al controllo di utenze che si presentano alla porta della vittima avanzando la richiesta di dover saldare alcune fatture o bollette in sospeso o di dover installare apparecchi di vario tipo obbligatori per legge;
- quelle nelle quali gli autori con la scusa di dover controllare se il denaro o i monili in possesso della vittima siano falsi o contaminati, si introducono in casa e approfittando di momenti di poca lucidità delle anziane persone portano via tutto;
- casi nei quali semplicemente si presenta alla porta della vittima un falso medico per controllare lo stato di salute dell’anziana vittima ma che in realtà si introduce in casa e richiede in cambio denaro o porta via illegalmente beni preziosi approfittando della distrazione del malcapitato.
Ogni pretesto è utile per entrare in casa: è opportuno quindi fare attenzione e diffidare da chi bussa alla porta.
In proposito si ricorda che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento di bollette, rimborsi o verifica e sostituzione di eventuali banconote false.
È consigliato in tali casi rivolgersi ad un familiare o vicino di casa oppure semplicemente telefonare all'Ente, alla ditta o al 113 per accertarsi della loro veridicità e onestà.
Inoltre, si ricorda di fare attenzione a chi fa offerte di varia natura anche se la persona appare distinta e dai modi gentili, di non accettare passaggi da sconosciuti e di contattare il 113 se il soggetto manifesta insistenza nel volere prestare aiuto o nell’ottenere ciò che ha richiesto.