Nella giornata di martedì 6 marzo, personale della Quarta Sezione della Squadra Mobile di Bologna ha eseguito un fermo per rapina aggravata e lesioni finalizzate alla rapina, nei confronti di un cittadino italiano originario della Libia:
- SAKHI Zobir, nato il 5.11.1997 in Libia,
Era la sera del 19 febbraio di quest’anno quando una donna, dopo aver terminato il suo turno di lavoro presso un albergo, stava rincasando a piedi passando per via Amendola ed improvvisamente è stata raggiunta alle spalle da un uomo, nascosto dalla nebbia con il volto coperto da una sciarpa, che le afferrava la borsa e le tappava la bocca per non farla urlare. Una volta impossessatosi della borsa, il malfattore le ha sferrato un violento pugno alla tempia provocando la caduta e lo stordimento della signora.
La Squadra Mobile ha avviato tempestivamente le indagini acquisendo le immagini di tutte le telecamere di sorveglianza della zona. Dopo aver ricostruito l’esatta dinamica dell’azione delittuosa e aver ricavato alcuni fotogrammi del viso del rapinatore, gli investigatori hanno individuato l’autore, dopo attente comparazioni con i pregiudicati del luogo.
Individuata anche l’abitazione del SAKHI, è stata effettuata una perquisizione domiciliare che ha permesso di recuperare gli indumenti con i quali era vestito la sera in cui ha commesso la rapina. Oltre agli indumenti è stato recuperato anche un biglietto di sola andata per la Germania. Sulla base di questi elementi la Squadra Mobile ha proceduto al fermo d’iniziativa del rapinatore, associato presso la locale Casa Circondariale “Rocco d’Amato”, nella convinzione che stesse lasciando l’Italia.
Nella giornata di giovedì 8 marzo, si è svolta l’udienza di convalida al termine della quale SAKHI Zobir è stato sottoposto agli arresti domiciliari.