IDENTIFICATI DALLA SQUADRA MOBILE DELLA QUESTURA DI BIELLA DUE DEI COMPONENTI DELLA BANDA DI LADRI DEDITI AI FURTI NEI CONFRONTI DEGLI ANZIANI CON LA TECNICA “DELL’ABBRACCIO ”
Negli ultimi mesi in questa provincia veniva registrata una recrudescenza dei reati contro il patrimonio commessi in danno delle c.d “fasce deboli”, in particolare di persone anziane che venivano avvicinante da donne, le quali, adducendo scuse di diversa natura, carpivano la fiducia delle “prede”, con le quali si intrattenevano il tempo necessario per osservare e individuare la presenza di oggetti di valore indossati dalle stesse. Individuato il bene da sottrarre, i malviventi nell’accomiatarsi, utilizzavano, quale la tecnica delinquenziale finalizzata ad ottenere un contatto fisico con la “preda” un caloroso abbraccio con il quale riuscivano a sottrarre il bene indossato dalle ignare vittime. In particolare, gli obiettivi di primario interesse risultavano essere orologi di marche prestigiose e/o monili d’oro di ingente valore. Tale attività predatoria veniva analizzata dagli esperti investigatori della Sezione “Reati Contro Il Patrimonio” della Squadra Mobile della Questura di Biella, diretti dal Commissario Capo Marika VISCOVO, i quali non trascurando nessun elemento, attuando e seguendo con tenacia tutte le tecniche investigative disponibili, raccoglievano indizi e spunti investigativi che consentivano di individuare due dei responsabili di un reato commesso in data 5 giugno 2018 ai danni di un’anziana biellese, in questa Via Candelo.
La visione dei filmati registrati dall’impianto di videosorveglianza pubblici e privati nelle zone d’interesse consentiva di individuare l’autovettura sulla quale viaggiavano i malviventi e di rilevarne la targa. Successivi accertamenti esperiti nelle banche dati delle Forze di Polizia hanno consentito di identificare l’utilizzatore di tale autovettura, che, dal confronto con i fotogrammi estrapolati, è stato accertato essere lo stesso individuo alla guida dell’auto il giorno del furto. Successivamente anche una delle due donne è stata riconosciuta grazie ai vicini di casa dell’anziana vittima.
Tale capillare attività investigativa permetteva, allo stato, di identificare e deferire alla competente Autorità Giudiziaria, due degli autori della “banda dell’abbraccio”: G. M. maschio di anni 27 e G.D. donna di 24 anni, entrambi di nazionalità Rumena, provenienti dal capoluogo Lombardo.