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La Polizia di Stato esegue due arresti.

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La Polizia di Stato esegue due arresti: un cittadino ecuadoregno reo di maltrattamenti in famiglia ed un italiano accusato di rapina.

La Polizia di Stato di Bergamo, domenica 8 novembre 2015, ha arrestato J.C.P.C., nato in Ecuador il 27 gennaio 1981 e residente a Bergamo, in regola con le norme sul soggiorno, per aver picchiato, ingiuriato, minacciato e ferito la moglie e la figlia minore.
In particolare, durante la notte di domenica, personale dell'Ufficio Volanti, coordinati dall'Ispettore Capo Massimino, è intervenuto presso l'abitazione dell'arrestato su richiesta della moglie di J.C.P.C., che tornando a casa dopo una serata di bagordi, in preda all'alcol, ha iniziato a picchiare, minacciare ed ingiuriare la donna perché non rassegnato dalla fine della loro relazione.
Durante la lite l'arrestato brandendo un coltello da cucina lo ha lanciato verso la donna mancandola di poco. Le urla della donna spaventata dalla condotta del marito hanno svegliato la figlia minore della coppia, che è intervenuta in difesa della mamma, rimediando una ferita alla mano ed una contusione alla gamba.
L'uomo all'arrivo degli agenti era ancora all'interno dell'appartamento ed è stato arrestato; il coltello utilizzato per ferire la figlia e tentare di colpire la moglie è stato sequestrato.
J.C.P.C. non era nuovo ad episodi di maltrattamento in famiglia e lesioni, in altre occasioni infatti personale dell'Ufficio Volanti era intervenuto presso la sua abitazione familiare per analoghi episodi di violenza.
Nel pomeriggio di domenica 8 novembre personale dell'Ufficio Volanti ha tratto in arresto M.A., nato a Napoli il 9 maggio 1971 e residente a Seriate, reo di aver effettuato una rapina ai danni di un bar a Bergamo.
Nello specifico l'arrestato, qualche minuto prima, assieme ad un complice, ancora ricercato, hanno effettuato con il volto travisato una rapina all'interno del bar.
Il malvivente dopo aver compiuto la rapina si è allontanato verso una macchina con a bordo il complice, ma è stato notato da un coraggioso passante che nel tentativo di fermarlo, sebbene lo stesso fosse armato di pistola, lo ha rallentato fino a farsi colpire in testa con il calcio della pistola, non prima di aver annotato la targa dell'auto del complice.
All'arrivo della Volante l'uomo, ancora tramortito dal colpo, ha indicato chiaramente il numero della targa dei malviventi e questo ha consentito al personale intervenuto di risalire al legittimo proprietario e quindi ad uno dei rapinatori.
All'interno della macchina è stato trovato il giaccone utilizzato da uno dei rapinatori, mentre nella tasche di M.A. è stata ritrovato metà dell'incasso del bar.
Sono in corso, da parte della locale Squadra Mobile, indagini dirette a risalire all'altro rapinatore.


09/11/2015

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