Questa mattina la Polizia di Stato di Bergamo ha rintracciato presso le pensiline degli autobus il soggetto ritenuto responsabile dei vari episodi di furti e danneggiamento alle macchine in sosta avvenute nei giorni scorsi in molte vie del centro cittadino.
L’identificazione è stata possibile grazie alla attività di indagine condotta di concerto dai poliziotti della Squadra Mobile, della Polizia Ferroviaria e dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.
I fatti sono stati ricostruiti partendo dalla copiosa analisi delle immagini estrapolate dal sistema di video sorveglianza della città che hanno ripreso alcuni di questi furti.
L’intuizione che potesse trattasi di un soggetto gravitante intorno alla stazione ha consentito di restringere il campo di ricerca e concentrare l’attenzione degli investigatori tra i frequentatori della zona.
L’attività condotta ha così permesso di accertare la dinamica dei fatti e appurare alcune caratteristiche del loro presunto autore: un giovane di probabile origine nordafricana, con giubbotto e scarpe scure e pantaloni verdi.
Sono stati quindi organizzati mirati e specifici servizi di controllo delle aree della stazione e pensiline. Nella prima mattinata di oggi, durante uno di questi, gli operatori della Volante hanno notato un soggetto perfettamente corrispondente alla descrizione fornita, accampato lungo il marciapiede di piazzale autolinee.
Sottoposto a perquisizione personale, il soggetto è stato trovato in possesso di coltelli, un martello frangivetro, frammenti di vetro e varia refurtiva, materiale tutto sequestrato.
Portato in Questura è stato identificato: trattasi di un giovane marocchino senza fissa dimora e regolare sul territorio nazionale.
Il soggetto è stato indagato per due dei furti e per un furto tentato.
Si tratta infatti degli unici casi che ad oggi sono stati denunciati.
Si invitano allora tutti i cittadini che avessero subito furti/danneggiamenti dei propri veicoli in sosta tra il 6 e il 7 dicembre a formalizzare denuncia in Questura, così da poter anche riconoscere la refurtiva recuperata.
In questo modo sarà possibile addebitare al soggetto tutti gli altri episodi avvenuti.