Nella mattinata di mercoledì 27 ottobre, è stata inaugurata a Bergamo la nuova sede dell’Accademia della Guardia di Finanza, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e, tra gli altri, del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.
Tra le autorità presenti anche il Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Lamberto Giannini che, accompagnato dal Questore della Provincia di Bergamo Maurizio Auriemma, al termine della cerimonia, ha fatto una breve sosta in Questura per un saluto alle donne e gli uomini della Polizia di Stato operanti nel territorio orobico.
All’incontro hanno partecipato il Vicario, alcuni funzionari, i rappresentanti delle Specialità, delle Organizzazioni Sindacali, del personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno, dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato, il cappellano, nonché, in video collegamento in un’altra sala, operatori dei diversi uffici.
Il Questore, nell’introdurre l’incontro, ha ringraziato il Prefetto Giannini per la sua presenza e assicurato affidabilità, lealtà e massima disponibilità, rendendo omaggio di due oggetti molto importanti per la nostra Questura: una medaglia realizzata in occasione dei 100 anni e un elemento in pietra lavica raffigurante la nuova facciata.
Il Capo della Polizia ha espresso la sua gratitudine per lo straordinario lavoro svolto durante tutto il periodo pandemico a garanzia dei servizi a favore dell’intera comunità: “Grazie due volte a Bergamo, città che combattendo questa battaglia in prima linea, ha rappresentato un orgoglio per l’intera Amministrazione”.
Il Prefetto, dopo aver ricordato come le Questure siano la linfa e il cuore vitale della Polizia, perché è sul territorio che la gente ci vuole vedere, ha voluto salutare tutto il personale con un’ultima raccomandazione “lavorate con serenità, tranquillità e professionalità perché è così che poi si arriva ai risultati. Il nostro lavoro è complicato, siamo donne e uomini chiamati a compiti difficili, possiamo sbagliare, ma lo facciamo mettendoci sempre la faccia; il Prefetto ha concluso con una precisa indicazione: “fate attenzione alle fasce più deboli. Questo dovrebbe rappresentare la cifra dell’agire di ognuno di noi: l’impegno a tutela degli anziani, dei giovani e delle persone maggiormente in difficoltà. Diamo sempre il massimo per loro!”