Personale della Squadra Mobile della Questura di Bergamo ha individuato M.P. (1972), pluri-pregiudicato, quale autore del danneggiamento seguito da incendio ai danni del salone di bellezza per signore denominato “Il bello delle donne”, sito in via F. Corridoni. All’uomo è stato infatti notificato il relativo avviso di conclusione di indagini preliminari.
Come si ricorderà, la notte di tra sabato 5 e domenica 6 settembre u.s., i locali Vigili del Fuoco sono intervenuti in via Corridoni n. 18 a causa delle fiamme e del fumo provenienti dall’interno del negozio lì ubicato.
La dinamica ed il rinvenimento, all’interno dell’esercizio commerciale fortemente danneggiato, di quattro contenitori di plastica con tracce di alcool etilico, tutti privi del relativo tappo e due dei quali con evidente taglio netto del beccuccio per allargarne l’apertura, hanno lasciato pochi dubbi sulla dolosità dell’evento.
Le indagini degli investigatori della Sezione “Criminalità organizzata” della Squadra Mobile si sono sin da subito concentrate sul pregiudicato M.P., già compagno della titolare dell’attività commerciale in questione.
L’immediata visione delle immagini registrate dal sistema di video sorveglianza comunale hanno consentito di notare, alle ore 3.55 circa, un’autovettura Peugeot 106 di colore blu, proveniente da via Borgo Santa Caterina, con a bordo un’unica persona, indossante una felpa di colore scuro ed una vistosa striscia bianca all’altezza del petto, che, arrestata la marcia nei pressi del negozio, vi accedeva con estrema facilità, per fuoriuscire circa dieci minuti dopo. Pronti accertamenti hanno permesso di appurare che M.P. era titolare di una vettura identica, per modello e colore a quella in discussione, auto, tra le altre cose, fuori produzione dall’anno 2004, ragion per cui ne sono rimasti in circolazione solo pochi esemplari.
In virtu’ di quanto emerso, personale della Squadra Mobile, messosi alla ricerca di M.P., lo ha intercettato alle successive 13:30, poche ore dopo l’evento, a bordo della citata vettura e con indosso la stessa felpa.
L’uomo, pedinato dagli agenti, ha tentato di disfarsi di fiori ornamentali (riconosciuti poi dalla vittima come facenti parte dell’arredo del proprio esercizio commerciale) e soprattutto di due bottiglie in plastica, emananti un odore riconducibile a liquidi infiammabili.
Gli operatori hanno dunque provveduto a fermare M.P., trovato in possesso delle chiavi dell’esercizio commerciale che il medesimo si era prodotto all’insaputa di tutti.
La successiva attività d’indagine ha inoltre consentito di appurare la conoscenza da parte di M.P. di particolare relativi all’incendio che potevano essere noti solo all’autore dello stesso e il contesto di dissapori personali con la proprietaria del salone in cui la vicenda era maturata.
L’attività investigativa, confluita in apposita informativa di reato, è stata pienamente sposata dalla Procura della Repubblica di Bergamo che ha emesso il citato di conclusione di indagini preliminari nei confronti di M.P.