La Polizia di Stato quotidianamente prosegue la ricerca di soggetti destinatari di provvedimenti restrittivi emessi dall’Autorità giudiziaria che si sono sottratti all’esecuzione.
Nello specifico, a seguito un’attenta e solerte attività di monitoraggio in merito a soggetti destinatari di ordini di carcerazione svolta dalla la Divisione Polizia Anticrimine, venivano organizzati dalla Squadra Mobile, in contemporanea, mirati servizi finalizzati a rintracciare due soggetti destinatari di importanti misure, dopo aver verificato, con preliminari e approfondimenti info investigativi dove si trovassero.
Infatti da un equipaggio veniva tratto in arresto il pregiudicato P.C.(1963), in quanto destinatario di provvedimento emesso dal Magistrato di Sorveglianza di Brescia, in virtù del quale deve scontare la pena di anni 12, mesi 6 e giorni 5 di reclusione . P.C., pertanto, annoverante svariati precedenti, prevalentemente per reati contro il patrimonio, ovvero furti commessi nella provincia bergamasca e nella limitrofa provincia cremonese, veniva rintracciato, alle prime ore dell’alba, dagli Agenti della Squadra Mobile in un’abitazione del capoluogo, e quindi, una volta tratto in arresto, condotto presso la casa circondariale di via Gleno.
Contemporaneamente, un altro equipaggio della Squadra Mobile provvedeva a rintracciare C.P. (1975), dovendo scontare la pena di anni 5 e mesi 8 di reclusione poiché destinatario di provvedimento emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali presso la Procura Generale della Repubblica di Milano. Quest’ultimo, annoverante precedenti per truffa, ricettazione e riciclaggio, veniva fermato presso un’abitazione nei pressi di Lovere (BG), e, ultimate le formalità di rito, anch’esso tradotto presso la casa circondariale di via Gleno.