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La Polizia di Stato identifica un pregiudicato responsabile di violenza sessuale nei confronti di una minorenne

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Squadra Mobile

La Polizia di Stato anche questa settimana proseguiva, in città ed in Provincia, l’attività di contrasto ai reati predatori ed a quelli in danno delle cosiddette “fasce deboli”.

Nei giorni scorsi una giovane sedicenne, abitante nella provincia bergamasca, si rivolgeva alla Squadra Mobile denunciando che il pomeriggio del 5 maggio 2018, era stata   importunata da un cittadino straniero su un autobus urbano che   la stava conducendo verso Città Alta.

In particolare la predetta, fornendo una descrizione dell’uomo, riferiva che il soggetto in questione insistentemente aveva cercato di starle vicino sul mezzo di trasporto, facendole continue domande e chiedendo ripetutamente di poterla baciare, continuando a seguirla anche una volta che la ragazza, scesa dall’autobus, appiedata si era incamminata verso una piazza di Città Alta, dove la minore si stava recando per una lezione scolastica.  

Giunta nella suddetta piazza, il soggetto in questione, dicendole che avrebbe voluto darle un bacio, con una mano attirava coattivamente il volto della ragazzina verso di sé, sfiorandone le guance con le labbra, ma la vittima riusciva a divincolarsi, ad allontanarsi e quindi ad entrare definitivamente a scuola.

Grazie alle immagini di sistemi di video-sorveglianza presenti in zona, prontamente recuperate dalla Squadra Mobile, si acclarava la veridicità e la fondatezza del racconto della vittima in quanto veniva individuato il soggetto in questione mentre seguiva la ragazza.

Nei giorni successivi personale della Squadra Mobile effettuava vari servizi di pattugliamento nella zona di Città Alta interessata dalla vicenda in discussione, ed individuava un soggetto del tutto somigliante alle descrizioni fornite dalla vittima, ma soprattutto a quello ripreso dalle immagini delle telecamere sopra citate.

In considerazione di ciò il predetto, identificato in E.A., nato in Marocco nel 1971,  con precedenti di polizia per furto, truffa e rapina, veniva accompagnato in ufficio e veniva  acquisita una sua fotografia, nonché predisposto da parte del locale Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica un apposito album fotografico che veniva sottoposto alla visione della giovane vittima, la quale riconosceva, senza ombra di dubbio, nella fotografia riproducente E.A., l’autore dei fatti esposti in denuncia.

Per tale motivo il cittadino extracomunitario veniva denunciato per il reato di violenza sessuale.

 

Bergamo, 14 maggio 2018


14/05/2018

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