La Polizia di Stato di Bergamo, con la collaborazione dei colleghi catanesi, la notte del 24 marzo 2017, all’esito di una attività d’indagine tradizionale volta all’individuazione dei soggetti resisi responsabili della rapina a mano armata commessa in data 6 febbraio 2017 a Bergamo presso l’Istituto di Credito UBI Banca di Via Borgo Palazzo n. 135, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre cittadini italiani di origine catanese, alcuni dei quali pregiudicati per reati specifici poiché ritenuti i responsabili del fatto.
In particolare, la mattina del 6 febbraio 2017 intorno alle ore 11.30, due individui, a volto scoperto, entrambi armati di taglierino, si erano introdotti nei locali dell’istituto di credito e, minacciando i presenti, si erano impossessati della somma di euro 2500 dandosi poi alla fuga attraverso la porta dell’uscita di emergenza dotata di maniglione antipanico.
Dalle dichiarazioni rese nell’immediatezza dai dipendenti, emergeva che uno dei due rapinatori aveva scavalcato il bancone portandosi nell’area di lavoro dei cassieri al fine di prelevare il denaro dalla cassa per poi riscavalcare di nuovo il medesimo al fine di raggiungere l’uscita. Nella circostanza gli impiegati riferivano che il soggetto in questione non indossava alcuna protezione sulle mani. Pertanto si provvedeva ad interessare il personale del locale Gabinetto di Polizia Scientifica che interveniva sul posto per il sopralluogo ed i rilievi tecnici che permettevano di riscontrare la presenza sul vetro di separazione, posto sul bancone della cassa centrale, di un frammento d’impronta digitale utile all’identificazione. A seguito degli accertamenti dattiloscopici l’impronta risultava appartenere a P.D. del 1987 nato e residente a Catania, pregiudicato per reati contro il patrimonio in particolare rapine.
Gli operatori raccoglievano inoltre una testimonianza dalla quale emergeva che verso le ore 11.30 venivano notati due uomini che correvano salendo poi frettolosamente a bordo di un’autovettura di colore bianco che successivamente si allontanava a forte velocità, circostanza nella quale il testimone riusciva a rilevare il numero di targa. Gli accertamenti svolti sulla targa fornita dal testimone consentivano di appurare che l’autovettura in questione era di marca Nissan, modello Qashqai, e che era riconducibile ad una donna compagna di un ulteriore catanese pregiudicato per reati contro il patrimonio, di nome R. C. del 1979. Dalle attività d’indagine è poi emerso anche che l’autovettura risultava essere stata oggetto di controllo in provincia di Catanzaro in data 07.02.2017, alle ore 02.54, sulla SS106 “Ionica”, e che a bordo erano presenti i due soggetti sopra menzionati oltre ad altri due uomini, uno dei quali C. M. del 1995. Venivano quindi acquisite le fotografie dei soggetti identificati e dopo averle confrontate con le immagini dell’impianto di videosorveglianza della banca si appurava che effettivamente i tre soggetti identificati erano proprio i responsabili della rapina. Per tale motivo si deferivano all’AG competente che disponeva l’applicazione della custodia cautelare in carcere eseguita la mattina del 24 marzo 2017.