Lancio di oggetti pericolosi, accensione e utilizzo di un fumogeno e favoreggiamento.Sono questi i reati contestati a vario titolo a sei tifosi della Casertana, in occasione del derby contro il Benevento dello scorso 13 marzo.
Lancio di oggetti pericolosi, accensione e utilizzo di un fumogeno e favoreggiamento.
Sono questi i reati contestati a vario titolo a sei tifosi della Casertana, in occasione del derby contro il Benevento dello scorso 13 marzo.
Per tutti, è scattata la denuncia in seguito alle indagini degli agenti della Digos del capoluogo, in collaborazione con quella di
Caserta.
In particolare, quattro persone sono accusate di aver lanciato contro i tifosi beneventani pietre e oggetti contundenti al termine della
gara.
Un altro supporter è stato identificato mentre ha acceso e poi utilizzato un fumogeno nel settore ospiti.
L'ultimo, infine, dovrà rispondere di favoreggiamento, per essere stato reticente sulla persona che guidava un'autovettura dalla quale
è stata lanciata una bottiglia verso i tifosi di casa che stavano defluendo sul Lungosabato don Emilio Matarazzo.
I sei sono stati identificati attraverso l'analisi delle riprese, registrate dal sistema di videosorveglianza dello stadio "Vigorito" e da quelle
realizzate dalla Polizia Scientifica.
L'indagine ha permesso di individuare i responsabili, nonostante il volto coperto dalle sciarpe.
Per questo sono stati denunciati anche per la violazione dell'articolo 5 della Legge numero 152/1975 che vieta di usare caschi protettivi, o
qualunque altro mezzo che renda difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al pubblico.
Per tutti, il questore di Benevento, Antonio Borrelli, ha avviato le procedure per l'emissione del Daspo, peraltro già applicato per 5 anni,
di cui 2 con obbligo di firma, nei confronti di un altro tifoso casertano denunciato all'indomani della gara.