Nell’ambito del progetto “Generazioni Connesse”, l’iconico truck simbolo di “Una Vita da Social” la più importante campagna educativa itinerante della Polizia Postale e del Ministero dell’Istruzione e del Merito, ha sostato oggi in piazza Salvatore Pacelli a San Salvatore Telesino (BN) per incontrare oltre 150 studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado provenienti dagli I.C. “San Giovanni Bosco” e I.I.S. “Carafa – Giustiniani” di San Salvatore Telesino, l’I.I.S. “Telesia” di Telese Terme, l’I.I.S. di Faicchio – Castelvenere e l’I.C. di Amorosi, accompagnati dai rispettivi docenti, referenti per i progetti e le iniziative riguardanti l’educazione alla legalità. Ha partecipato all’evento il Questore della Provincia di Benevento Dott. Giovanni Trabunella che si è intrattenuto con gli studenti all’interno del truck allestito come un’aula didattica multimediale, hanno potuto confrontarsi sui temi della sicurezza in Rete, della sicurezza stradale e sulla prevenzione dei reati a sfondo discriminatorio con il personale della Polizia Postale, della Polizia Stradale e dell’Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Il tour educativo “Una Vita da Social”, giunto alla sua XI edizione, nel corso degli anni ha raccolto un grande consenso, raggiungendo oltre 3 milioni di studenti, sia nelle piazze sia nelle scuole, 247.000 genitori, 142.000 insegnanti per un totale di 21.000 istituti scolastici, oltre 600 città raggiunte sul territorio e due pagine Twitter e Facebook con 135.000 like e 12 milioni di utenti mensili sui temi della sicurezza online. La grande partecipazione, la formazione e il confronto sono assicurati da un progetto al passo con i tempi, che tocca temi cari ai ragazzi e che si propone di diffondere sempre di più la cultura della sicurezza online attraverso il corretto utilizzo degli strumenti digitali che la Rete mette a disposizione. I social network, infatti, sono ormai uno strumento di comunicazione del tutto integrato con la quotidianità dei teenager e proprio per questo richiedono una mirata attività di prevenzione che metta al riparo le nuove generazioni dai rischi connessi ad un loro uso improprio e per fare in modo che il fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse all’uso distorto delle tecnologie, non faccia più vittime. |