Nella serata di ieri personale della Squadra Mobile di Benevento e della Sezione Polizia Stradale ha tratto in arresto il cittadino bulgaro D. Z., classe 65’, responsabile del reato previsto dall’art. 12 comma 3 let. A e B del decreto legislativo 286/1998 per aver favorito l’ingresso illegale nel territorio italiano di otto cittadini di origine afgana. In particolare nel primo pomeriggio di ieri, un autotrasportatore contattava il servizio di emergenza 113 in quanto sul raccordo autostradale 09, in direzione Benevento, era fermo un altro camion con rimorchio con targa straniera il cui conducente era in evidente difficoltà. Nell’immediatezza giungeva personale della Sezione Polizia Stradale di Benevento e del locale Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso pubblico; gli operanti, sentendo dei rumori provenire dall’interno della cella frigorifera semirimorchio, procedevano all’apertura dello stesso al cui interno, tra i bancali della frutta, vi erano nascoste otto persone straniere. Agli stessi venivano prestate le prime cure ed accompagnati presso l’azienda sanitaria locale per il protocollo anticovid. Le dichiarazioni rese dagli stranieri, raccolte dal personale della Squadra Mobile, consentivano di ricostruire la dinamica dei fatti ovvero che, gli stessi, avevano contattato un cittadino curdo in Grecia che li avevi nascosti in un bosco per qualche giorno per poi farli salire in orario notturno a bordo dell’autoarticolato dove sono stati trovati dalle forze di polizia; raccontavano, inoltre, di aver pagato una somma di denaro tra i 2500 e 4000 euro ciascuno per arrivare principalmente in Francia, Germania e Svizzera dove avrebbero dovuto ricongiungersi con gli altri familiari. Gli elementi investigativi raccolti consentivano di dimostrare la responsabilità penale dell’autotrasportatore in merito all’ingresso illegale dei cittadini, in quanto la versione dallo stesso fornita appariva del tutto in contrasto con le dichiarazioni rese dagli stessi; è stata contestata all’arrestato anche l’aggravante di aver esposto a pericolo di vita o incolumità personale i migranti che erano stipati all’interno del camion frigorifero da oltre 40 ore. Il mezzo utilizzato per il trasporto veniva sottoposto a sequestro; veniva inoltre sequestrato il telefono cellulare ed una somma di danaro pari ad euro 200,00 nella disponibilità dell’indagato. Su disposizione del Magistrato di turno l’arrestato veniva associato alla locale Casa Circondariale. |