Servizi straordinari di controllo del territorio sono stati effettuati nella serata di ieri nei Comuni di Airola e Montesarchio dalla Polizia di Stato di Benevento. L'attività di monitoraggio disposta dal Questore di Benevento, Giuseppe Bellassai è stata finalizzata a prevenire e contrastare i reati predatori, a verificare l'osservanza delle prescrizioni previste dalle licenze e/o autorizzazioni a cui sono assoggettati alcuni esercizi pubblici, a controllare le persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, nonché accertare eventuali violazioni al Codice della Strada. Ad essere impiegati sono stati uomini della Squadra Mobile, della Polizia Amministrativa Sociale e dell'Immigrazione, della Divisione Anticrimine e personale della Polizia Municipale dei Comuni interessati. Sono stati effettuati due posti blocco con il controllo delle principali vie di accesso ai comuni di Airola e Montesarchio che hanno permesso di controllare 30 autoveicoli, di identificare 56 persone di cui 4 con precedenti penali, di controllare 7 persone detenute agli arresti domiciliari e una persona sottoposta alla misura della sorveglianza speciale. Controllati, inoltre, 6 esercizi pubblici ed un circolo privato. I servizi sono stati prevalentemente improntati alla verifica delle previste autorizzazioni di Polizia nei confronti di esercizi pubblici nonché al monitoraggio e all'identificazione di soggetti capaci di turbare l'ordine e la sicurezza pubblica. Inoltre, nella giornata di ieri, personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Telese Terme, nel corso di specifici servizi di controllo del territorio posti in essere nel comune di Dugenta, al fine di contrastare il perpetrarsi di reati predatori, ha proceduto al fermo e controllo di un autocarro, condotto da un pluripregiudicato napoletano, il quale in atteggiamento sospetto, si aggirava in via Nazionale tra le abitazioni presenti in zona. Non riuscendo a motivare la sua presenza nel territorio di Amorosi, alla luce anche dei recenti episodi di furto in abitazione, è stato proposto a carico dell'uomo il divieto di ritorno nel comune di Dugenta per un periodo di 3 anni.
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