Proseguono le attività di monitoraggio e prevenzione del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Veneto, per contrastare la microcriminalità e il degrado negli scali e nelle aree ferroviarie di competenza.
I controlli sono stati ulteriormente potenziati lo scorso venerdì 27 ottobre con l’Operazione “Stazioni Sicure”, organizzata a livello nazionale dal Servizio Polizia Ferroviaria: 424 le persone controllate e 11 quelle indagate a vario titolo, 8 le sanzioni elevate e 23, complessivamente, le aree ferroviarie presenziate. Negli scali con maggior afflusso, le verifiche sono state estese anche su sessantina di bagagli, sia depositati che al seguito di viaggiatori.
È questo il bilancio dell’operazione e dell’impegno profuso dal personale Polfer in servizio, che a Mestre ha operato in collaborazione con il Reparto Prevenzione e Crimine della Questura di Venezia e che si è avvalso anche dell’utilizzo di metal detector portatili e di smartphone, per la verifica in tempo reale dei documenti di identità.
Negli scali di Mestre e di Padova 6 persone sono state indagate rispettivamente per truffa e violazione all’ordine di allontanamento, per rifiuto a fornire indicazioni sull’identità, per minacce e resistenza a Pubblico Ufficiale e per la violazione del divieto di accesso. Nello scalo patavino, inoltre, 2 persone sono state sanzionate per ubriachezza molesta.
A Venezia, gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria, operanti in abiti civili e impiegati in specifici servizi antiborseggio, hanno denunciato 5 donne originarie dell’Est Europa, già gravate da numerosi precedenti per reati predatori, le quali al seguito del controllo sono risultate tutte inottemperanti al provvedimento del Foglio di Via Obbligatorio, emesso dal Questore di Venezia.
A pochi giorni di distanza, due di loro, noncuranti del provvedimento a loro carico, sono state individuate dai poliziotti mentre si aggiravano con fare sospetto nell’area dello scalo lagunare; sono state fermate e nuovamente deferite all’Autorità Giudiziaria.