Il 19 luglio scorso, la Squadra Mobile di Belluno ha eseguito un’ordinanza cautelare emessa lo stesso giorno dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale Ordinario di Belluno, su richiesta della Procura della Repubblica a carico di un soggetto ventisettenne di origine marocchina.
Il provvedimento prevede l’applicazione della custodia cautelare in carcere in sostituzione della precedente misura degli arresti domiciliari, eseguita lo scorso marzo da parte dell’Arma dei Carabinieri di Belluno nei confronti dell’uomo per concorso in rapina.
A seguito di attività investigativa da parte della Squadra Mobile, sono state documentate innumerevoli violazioni della misura precedente, consistite in un’importante evasione del soggetto per l’intera giornata del 10 luglio scorso, evasioni di minore entità, una modica attività di spaccio al dettaglio di hashish e l’aver avuto contatti all’interno della propria abitazione con soggetti non autorizzati.
In particolare, il 10 luglio scorso, l’evasione del giovane è durata più di 24 ore ed in maniera quasi rocambolesca, ma scientificamente studiata per consentire all’indagato di non essere sorpreso: si posizionava all’uscita di casa sui sedili posteriori della vettura della compagna ove evidentemente poteva stendersi e non essere visto, mentre al rientro, si rannicchiava all’interno del bagagliaio della vettura.
Al termine della stesura degli atti il giovane è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale di Baldenich.