Barletta (BAT): Controlli straordinari sulla zona costiera barlettana “ex teleferica”, contrasto all’immigrazione clandestina, tutela della dignità dei lavori e rispristino del decoro urbano.
Questa mattina uomini e donne della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Locale di Barletta, coadiuvati dal IX Reparto Mobile di Bari, dal Reparto Prevenzione Crimine “Puglia Centrale” e dai Vigili del Fuoco, hanno svolto un servizio straordinario di censimento ed identificazione di cittadini extracomunitari che, nella zona periferica della costa barlettana, si sono rifugiati in accampamenti di fortuna.
L’intervento della Polizia di Stato, disposto dal Questore della Bat, Alfredo Fabbrocini, ha avuto come obiettivo principale quello di identificare e verificare la posizione sul territorio nazionale di numerosi migranti, verosimilmente impiegati in lavori stagionali nelle campagne della sesta provincia pugliese, bonificando, allo stesso tempo, i luoghi, oggetto di accampamenti di fortuna, dove gli stessi stazionano.
Principale teatro operativo è stata la cosiddetta “zona ex teleferica”, sita al termine del lungomare Pietro Mennea della Città dell’Eraclio, dove, numerosi cittadini extracomunitari, hanno trovato rifugio in piccole tende o accampamenti di fortuna.
L’azione interforze, concordata in sede di riunione straordinaria del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica convocato dal Prefetto della BAT, Silvana D’agostino, ha portato all’identificazione di oltre 30 cittadini extracomunitari di origine algerina, tunisina, egiziana e marocchina, all’espulsione di n. 3 migranti (n. 1 tunisino, n. 1 egiziano e n. 1 algerino), condotti presso il CPR (Centro di Permanenza per i Rimpatri) di Palazzo San Gervasio, alla notifica di n. 4 Ordini del Questore a lasciare il territorio nazionale, con conseguente avvio, per i restanti, delle attività necessarie per la loro regolarizzazione sul territorio nazionale.
L’operazione si inquadra, nel campo delle attività volte a regolarizzare i cittadini stranieri presenti sul territorio, e si pone, inoltre, nel più ampio contesto di ripristino della legalità, della tutela della dignità dei lavoratori e del decoro urbano nei luoghi di maggior interesse della sesta provincia pugliese.