OPERAZIONE MARE CALMO
Nelle prime ore di stamani, venerdì 5 ottobre, la Squadra Mobile di Bari,in collaborazione con le Squadre Mobili delle Questure di
Vicenza,Torino,Novara,Piacenza, Padova e Teramo,ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere,disposta dal GIP del Tribunale di Bari,
nei confronti di 16 cittadini nigeriani, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere, tratta degli esseri umani,
riduzione in schiavitù, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina ai fini dello sfruttamento sessuale, induzione e sfruttamento della
prostituzione, procurato aborto e violenza sessuale.
L'indagine - denominata "Mare Calmo" - all'origine del summenzionato provvedimento restrittivo, coordinata dalla locale Direzione Distrettuale
Antimafia, è stata avviata nel 2008 con attività tecniche di intercettazione telefonica e con il contributo investigativo di altre
Squadre Mobìli,
L'inchiesta ha consentito di accertare che l'organizzazione criminale, di tipo transnazionale, specializzata nel reclutare, in Nigeria, giovani
donne da avviare alla prostituzione, aveva reti operative anche in Libia e in Italia. Significativa la cellula attiva a Bari dove, al quartiere
Libertà, in un appartamento appositamente locato, ha operato la cittadina nigeriana detta "Loveth" cl.'80, la quale ha svolto il molo di
"mamam" dì un gruppo di connazionali, costrette al meretricio .
Nel corso delle investigazioni, riscontrate con alcuni arresti e con le dichiarazioni delle vittime, sono state, altresì, documentate
condotte riconducibili alla riduzione in schiavitù e all'aborto clandestino. Inoltre, sono state monitorate, in tempo reale, alcune partenze
dalle coste libiche di imbarcazioni cariche di clandestini diretti in Italia, nonché, sono stati accertati, purtroppo, due naufragi.