L’uomo aveva pescato 20 Kg di tunicati della specie “Microcosmus spp”, comunemente conosciuti con il nome di “Limoni di Mare”, nonostante il divieto imposto dalle normative vigenti
Questa mattina, a Bari, la Polizia di Stato ha indagato in stato di libertà un barese di 35 anni, con precedenti di polizia, per aver raccolto e detenuto tunicati della specie "Microcosmus spp", comunemente conosciuti con il nome di "Limoni di Mare", in violazione dell'ordinanza del Presidente della Giunta Puglia del 30 dicembre 2004, nr. 930, e del decreto legislativo nr. 4/2012, in tema di salute pubblica. I "limoni di mare", infatti, fungono da filtri all'interno dell'ecosistema marino detenendo le impurità e, contestualmente, se ingeriti, possono provocare intossicazioni alimentari; la raccolta, la detenzione e l'immissione sul mercato, nonché il consumo, sono vietati. I Sommozzatori della Polizia di Stato, durante i servizi di perlustrazione delle acque adiacenti il porto di Bari, hanno sorpreso in flagranza di reato l'uomo mentre raccoglieva e depositava in un contenitore 20,00 Kg. di "Limoni di Mare", destinati all'immissione in commercio ed al consumo. Da ulteriori accertamenti è emerso che l'indagato, già in passato, più volte, aveva violato la normativa sulla pesca. Il pescato è stato sequestrato ed affidato alle autorità competenti per gli ulteriori adempimenti del caso.