L’arrestato perseguitava il genitore con continue richieste di denaro
Ieri in Andria la Polizia di Stato ha arrestato un 39enne andriese, resosi responsabile di tentata estorsione, minacce gravi, danneggiamento, atti persecutori. Il personale delle Volanti del locale Commissariato di P.S. è intervenuto a seguito di richiesta d'intervento proveniente da un uomo che riferiva di avere avuto un'accesa discussione con il figlio. I poliziotti giunti sul posto apprendevano dal richiedente che il figlio, dopo averlo pesantemente offeso, gli aveva chiesto una somma di 200 euro e che al suo rifiuto prima lo aveva minacciato di morte e poi era risalito sulla sua autovettura e aveva cercato di investirlo, senza riuscirvi. I poliziotti poco dopo bloccavano il 39enne in una via del centro, non prima però che lo stesso riuscisse a portare a termine un altro tentativo di aggressione nei confronti del padre, danneggiando l'autovettura in più parti, rompendo con calci e pugni il parabrezza e i tergicristalli. Alla presenza dei poliziotti il 39enne ripeteva le minacce nei confronti del genitore. Gli accertamenti che sono seguiti hanno consentito di appurare che l'uomo in precedenza si era reso responsabile di analoghi episodi nei confronti del padre che, per timore di ritorsioni, non aveva mai denunciato, cercando, ove possibile, di soddisfare le continue richieste di denaro del figlio. Dopo le formalità di rito, l'arrestato è stato condotto nel carcere di Trani a disposizione dell'A.G. procedente.