Le due persone sono ritenute responsabili in concorso tra loro dell'omicidio di un pregiudicato al quartiere Stanic di Bari.
Nel pomeriggio di ieri e questa mattina, a Bari e a Vibo Valentia (VV), la Polizia di Stato ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse rispettivamente dal GIP del Tribunale di Bari, su richiesta della locale D.D.A. e dal GIP del Tribunale per i Minorenni di Bari su richiesta di quella Procura della Repubblica, nei confronti di due persone, delle quali una all'epoca dei fatti minorenne ed una attualmente detenuta, ritenute responsabili, in concorso tra loro, dell'omicidio di D'AMBROSIO Domenico, avvenuto il 23 luglio 2003, nel quartiere Stanic di Bari, e dei reati di porto e detenzione di arma clandestina, aggravati dalle condizioni previste dall'art. 7 L. 203/91.
In quell'occasione, i destinatari della misura cautelare, entrambi organici al clan "Strisciuglio", con ruoli e compiti diversi, esplosero numerosi colpi d'arma da fuoco all'indirizzo di D'Ambrogio Domenico, attingendolo mortalmente; il movente dell'omicidio è riconducibile al controllo delle "piazze" di spaccio da parte del citato clan, che era stato violato dalla vittima, la quale, da poco scarcerata, aveva intrapreso, in autonomia, l'attività di commercializzazione di sostanze stupefacenti.
Il procedimento giudiziario, dopo l'archiviazione, avvenuta nel 2009, è stato riaperto su richiesta della Squadra Mobile a seguito delle dichiarazioni di nuovi collaboratori di giustizia che hanno rafforzato e confermato il quadro accusatorio acquisito con le prime indagini.
Uno dei destinatari della misura restrittiva, che all'epoca dell'omicidio non aveva ancora compiuto i 18 anni, è VALENTINO Vito, scarcerato a marzo scorso dopo una lunga detenzione per associazione di tipo mafioso e associazione per delinquere finalizzata al traffico delle sostanze stupefacenti, è ritenuto attualmente elemento di vertice del clan "Strisciuglio".
Nel medesimo contesto operativo sono state eseguite alcune perquisizioni in zona Libertà (via Lopez) che hanno consentito di trarre in arresto per detenzione illegale di armi comuni da sparo anche clandestine e ricettazione delle stesse e munizionamento vario PANZA TOMMASO classe 81, incensurato, e FILOGRASSO STEFANO classe '68, sequestrando un vero e proprio arsenale costituito da 2 fucili di provenienza furtiva; 5 pistole di cui alcune clandestine; circa 2000 cartucce di vario calibro; 1 giubbotto antiproiettile; vari parti di arma; 6 caricatori; 3 pistole a salve.