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La Polizia di Stato arresta uno degli autori dell’omicidio GIAMPALMO

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Stamane eseguita ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un affiliato al clan Cipriano. L’arrestato è accusato di omicidio volontario aggravato dal “metodo mafioso”, porto, detenzione di arma comune da sparo e ricettazione.

Nelle prime ore di stamane, a Bitonto, la Polizia di Stato ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Bari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di AMENDOLARA Francesco di anni 25, ritenuto affiliato al clan "Cipriano", responsabile, in concorso con altro individuo allo stato ignoto, dell'omicidio di GIAMPALMO Manuele cl.'81 e del ferimento di VITARIELLO Michele cl.'92, aggravato dalla circostanza di cui all'art. 7 della legge 203/91, nonché dei reati di porto e detenzione di armi da sparo e ricettazione. La sera del 10 marzo 2012, nel centro storico di Bitonto, Amendolara assieme al complice, a bordo di una autovettura, poi risultata rubata e successivamente rinvenuta completamente distrutta dalle fiamme, hanno affiancato le vittime ed esploso numerosi colpi di arma da fuoco, causando la morte di Giampalmo e il ferimento di Vitariello. Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile e dal locale Commissariato di P.S., supportate da numerose attività tecniche, da audizioni testimoniali e dai rilievi della Polizia Scientifica, hanno sin da subito inquadrato il grave episodio di sangue nel contrasto armato tra i clan "Conte -Cassano" al quale le vittime erano contigue e il clan "Cipriano" nella gestione delle attività illecite, in particolare nella commercializzazione di sostanze stupefacenti. L'attività investigativa ha consentito di accertare che la vittima aveva intrapreso un'attività di spaccio di sostanze stupefacenti nel centro storico di Bitonto, zona in cui è storicamente egemone il clan "Cipriano". Amendolara era in regime di detenzione domiciliare a seguito dei fatti accaduti il 2 luglio 2013, allorquando, nel centro cittadino di Bitonto, furono esplosi numerosi colpi di arma da fuoco all'indirizzo di un soggetto, appartenente al clan "Conte", il quale, allontanatosi a bordo di un motociclo, sfuggiva all'agguato, le immediate indagini portarono al fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, nei suoi confronti e di SABBA Michele cl.'94, COZZELLA Michele cl.'73 e di una misura cautelare nei confronti di un altro soggetto all'epoca dei fatti minorenne.
20/04/2015

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