INTESTATI AD INSOSPETTABILI PRESTANOME ERANO UTILIZZATI COME ROCCAFORTE DELL’ORGANIZZAZIONE
A conclusione di una capillare attività di indagine condotta da personale della Squadra Mobile di Bari e del Commissariato P.S. di Andria ed in esecuzione del provvedimento emesso dal Tribunale di Trani, su proposta della D.D.A., la Polizia di Stato ha sequestrato due unità immobiliari ubicate nel centro storico della città di Andria, adibite ad abitazione principale del nucleo familiare di un esponente di spicco della criminalità organizzata Andriese.
L'organizzazione, operante nel settore del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti in forma associativa, radicata sul territorio e ben organizzata, si avvaleva dello strumento intimidatorio delle armi per il mantenimento dell'egemonia territoriale delle zone di spaccio.
Gli immobili in questione erano intestati ad insospettabili prestanome ma sono risultati nella assoluta disponibilità del leader della predetta consorteria criminale, in atto detenuto in quanto condannato in primo grado per associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel corso dell'attività di indagine è emerso che le unità immobiliari erano anche usate quale "roccaforte" per la gestione, il controllo e la custodia delle armi in possesso del gruppo criminale nonché degli stupefacenti, che nelle vie limitrofe venivano spacciati grazie all'occupazione "militare" dei luoghi da parte di pusher e vedette, dislocati nei punti nevralgici di accesso ai vari siti di spaccio.