LA POLIZIA DI STATO SFERRA UN DURO COLPO AI CLAN DI COSOLA E STRAMAGLIA
La Squadra Mobile, in collaborazione con lo SCO, ha dato esecuzione ad un'ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia, applicativa delle misure della custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari, per i reati di associazione di stampo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico e alla commercializzazione di sostanze stupefacenti, tentato omicidio, porto e detenzione di armi da fuoco, anche da guerra, con l'aggravante del metodo mafioso.
Sono 24 i soggetti colpiti dal provvedimento restrittivo, boss e affiliati all'organizzazione criminale formata dall'alleanza tra i clan DI COSOLA e STRAMAGLIA, tra i più agguerriti e temuti della città e della provincia, prima in guerra tra loro, che hanno deciso di intraprendere un percorso di non belligeranza e di comune gestione degli affari illeciti, in particolare nella commercializzazione di sostanze stupefacenti; 72 sono invece gli indagati.
Interessate dall'operazione di polizia le città di Bari, Milano e Taranto e numerosi altri Comuni della provincia, Adelfia, Valenzano, Gìovinazzo, Triggiano, Bisceglie, Sannicandro di Bari, Bitritto, Rutigliano e Palo del Colle, dove sono stati rintracciati e arrestati alcuni esponenti del clan.
L'operazione ha visto impegnati oltre 300 uomini della Polizia di Stato, con la partecipazione del Reparto Prevenzione Crimine "Puglia", dell'Ufficio Volanti, di Unità Cinofilie antidroga ed antiesplosivo e di elicotteri del Reparto Volo di Bari.
Nelle varie operazioni di polizia sono stati sequestrati 1 chilo di cocaina, 23 chili di marijuana, 11 chili di hashish, 100 grammi di eroina, 100 grammi di anfetamine e metanfetamine confezionate in pasticche, 19 pistole, 1 pistola mitragliatrice Skorpion, 1 fucile mitragliatore kalashnikov, 3 fucili, 1000 munizioni di vario calibro, 5 giubbotti antiproiettile, nonché un silenziatore ed un puntatore laser per pistola. Arrestate inoltre 20 persone in flagranza di reato per il possesso di armi e droga.
Nei confronti dì sette degli indagati, la locale Direzione Distrettuale Antimafia ha anche emesso un decreto di sequestro preventivo, ai sensi della normativa antimafia, che ha interessato imprese, beni mobili e immobili, autovetture e motoveicoli, posseduti direttamente o per interposta persona, per circa due milioni di euro.