PERSONALE DI POLIZIA ESEGUE UN PROVVEDIMENTO DI RIPRISTINO DELLA CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE NEI CONFRONTI DI UN INDIVIDUO, CON PRECEDENTI DI POLIZIA, SCARCERATO LO SCORSO 6 SETTEMBRE PER UN ERRORE NEL CALCOLO DEI TERMINI DELLA CUSTODIA CAUTELARE
Nei giorni scorsi, personale della locale Squadra Mobile, con l'ausilio di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine e di Unità cinofile della Polizia di Stato, ha eseguito un provvedimento di ripristino della custodia cautelare in carcere, emesso dalla Corte di Appello di Bari, nei confronti di un 43enne, scarcerato il 6 settembre per un errore nel calcolo dei termini della custodia cautelare.
L'arrestato, con precedenti di polizia per reati contro la persona, contro il patrimonio, per associazione mafiosa e per violazioni della legge sugli stupefacenti, si era reso latitante subito dopo la scarcerazione ed era stato catturato in un'abitazione nei pressi della S.P. 70 tra Adelfia e Valenzano.
Il summenzionato era stato già scarcerato per decorrenza dei termini dopo essere stato arrestato il 04.12.2009, nell'ambito dell'operazione Hinterland, quale appartenente, con ruolo di vertice, all'associazione mafiosa finalizzata al traffico ed allo spaccio di stupefacenti, gestita dal clan Di COSOLA.
Dopo la prima scarcerazione, si erano susseguiti una serie di episodi che avevano creato un forte allarme sociale nei quartieri periferici di Carbonara e Ceglie del Campo, in particolare:
il 15.03.2011 mentre si accingeva ad entrare nella Stazione dei Carabinieri di Bari-Carbonara, per adempiere all'obbligo di firma, erano stati esplosi al suo indirizzo numerosi colpi d'arma da fuoco; nell'occasione aveva riportato solo una ferita alla mano sinistra;
il 17.3.2011 era stato indagato, unitamente ad altro affiliato, per favoreggiamento personale in ordine all'attentato da lui stesso subito pochi giorni prima.