BARI: ARRESTATO SCAFISTA.

PERSONALE SQUADRA NAUTICA E GUARDIA COSTIERA ARRESTA IL CONDUCENTE DI UN MOTOSCAFO, PER RESISTENZA E MINACCIA A P.U., INOSSERVANZA DELLA SORVEGLIANZA SPECIALE DELLA P.S., RIFIUTO DI FORNIRE LE PROPRIE GENERALITA’ E VIOLAZIONI DEL CODICE DI NAVIGAZIONE

Nel pomeriggio di ieri, personale dell'U.P.G.S.P. Squadra Nautica interveniva a seguito di diverse segnalazioni giunte alla Sala Operativa, inerenti un natante con due grossi motori, che navigava a forte velocità sottocosta tra i bagnanti nella zona compresa tra Palese e S.Spirito. Contestualmente, le medesime segnalazioni venivano confermate anche dalla Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Bari, che chiedeva ausilio per fermare il suddetto natante, nel frattempo individuato. Gli operanti, giunti all'imboccatura del porto di Bari notavano la barca che a forte velocità si dirigeva nella loro direzione, inseguita da un'unità navale della Capitaneria. Alla vista della Polizia, la suddetta barca invertiva la rotta, in direzione di Santo Spirito, schivando a forte velocità le due motovedette, mettendo a rischio l'incolumità degli occupanti delle due unità navali e delle numerose imbarcazioni presenti nella zona. Il natante in questione veniva fermato all'altezza di Fesca. Il conducente veniva invitato dagli agenti a seguirli all'interno del porto di S. Spirito per ulteriori controlli, ma questo si rifiutava, opponendo resistenza ed inveendo contro gli operanti, minacciandoli. Improvvisamente l'uomo, con un'accelerazione improvvisa e con una manovra spericolata, riusciva a passare tra le unità navali interessate al controllo, fuggendo a velocità elevata. Ne scaturiva un inseguimento che terminava nel porto di S.Spirito, dove nel frattempo erano sopraggiunte in ausilio delle volanti, che avevano cinturato tutta la zona di approdo. Qui il natante veniva bloccato e si procedeva all'identificazione del conducente e degli altri occupanti, cinque soggetti, di cui quattro con precedenti penali. Tutti venivano condotti in Questura per ulteriori accertamenti e su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, si procedeva all'arresto del conducente del mezzo, per resistenza e minaccia P.U., inosservanza delle prescrizioni imposte dalla misura della Sorveglianza Speciale, rifiuto di fornire le proprie generalità e violazione degli artt. 1099 e 1100 del Codice di Navigazione. Il natante veniva sequestrato ed affidato in custodia giudiziale.