Ruba abbigliamento in negozio in pieno centro a Bari arrestato albanese
Nel pomeriggio di ieri, gli agenti delle Volanti hanno proceduto all'arresto in flagranza di un cittadino albanese di anni 19, con precedenti di polizia, in Italia senza fissa dimora, B.B., resosi responsabile del reato di furto aggravato presso l'esercizio commerciale denominato Zara nella centrale via Sparano. Gli operanti intervenivano sul posto dove l'addetto alla sicurezza aveva individuato un uomo, identificato poi per l'arrestato, il quale era stato sorpreso nell'atto di uscire dal negozio con dei capi di abbigliamento appena sottratti. In particolare il vigilante riferiva di aver notato l'uomo introdursi nei camerini di prova del reparto uomo con alcuni indumenti al séguito, e dopo alcuni minuti lo stesso usciva privo degli stessi. Pertanto, insospettito da tale comportamento, effettuava un controllo all'interno del camerino, ove rinveniva due placchette in plastica del sistema antitaccheggio danneggiate ed abbandonate per terra e non riscontrava la presenza di alcun capo di abbigliamento. Quindi chiedeva l'ausilio di un collega ed unitamente a questo, indicava ai poliziotti il malfattore, che lo bloccavano. Lo stesso, vistosi scoperto, spontaneamente si sfilava il proprio giubbino ed i propri pantaloni, al di sotto dei quali aveva occultato, dopo averli indossati, un jeans ed un giubbotto in ecopelle, per un valore complessivo di euro 130 . Entrambi gli indumenti presentavano vistose lacerazióni del tessuto, in corrispondenza dei punti ove erano applicate le placchette antitaccheggio. Gli agenti operanti procedevano alla perquisizione personale del soggetto che consentiva di rinvenire una tenaglia in acciaio lunga circa 25 cm., utilizzata verosimilmente per asportare le predette placchette dagli indumenti. Detto utensile, unitamente alle placchette antitaccheggio danneggiate, venivano sottoposte a sequestro penale, mentre i capi di abbigliamento oggetto del furto venivano restituiti al legittimo proprietario. L'arrestato, dopo le formalità di rito, su disposizione dell'A.G., veniva associato presso il carcere di Bari.