Tentata estorsione, aggravata dal metodo mafioso, il reato contestato
Alle prime luci dell’alba, a Bari, i poliziotti della Squadra Mobile hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dalla Sezione G.I.P. presso il Tribunale di Bari su richiesta di questa Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 3 persone, ritenute responsabili del reato di tentata estorsione, aggravata dal metodo mafioso, in danno del giovane titolare di una rivendita di articoli di profumeria e per l’igiene personale, ubicata al quartiere Libertà.
Gli estorsori, con percosse e dietro la minaccia della distruzione del locale, avevano imposto alla vittima il pagamento di 20.000 euro, da corrispondere nel giro di poche ore. I tre avevano poi offerto al titolare del negozio, come unica alternativa al pagamento, la rinuncia all’attività commerciale, che avrebbe dovuto essere ceduta ad uno di loro.
Gli approfondimenti investigativi, effettuati dagli Agenti della Squadra Mobile della Questura, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, hanno consentito di identificare i tre autori, ventenni baresi pregiudicati, ritenuti vicini alla compagine mafiosa clan Strisciuglio, egemone nei quartieri Libertà e San Paolo.
I gravi indizi di colpevolezza a carico dei tre indagati sono stati acquisiti attraverso dichiarazioni testimoniali e di collaboratori di giustizia, attività atipiche di polizia giudiziaria e dall’analisi di tabulati telefonici e di immagini video.