95enne con problemi di demenza senile fermato in frontiera ed affidato ai propri familiari
Due gli episodi che nei giorni scorsi hanno richiesto l’intervento degli agenti della Polizia di Frontiera dello Scalo Marittimo di Bari
Domenica scorsa, in concomitanza con la visita del Santo Padre, durante lo sbarco di circa 2mila passeggieri provenienti da Durazzo (Albania), un ragazzino albanese di 15 anni è stato colpito da un attacco di epilessia; provvidenziale è stato l’intervento di due poliziotti addetti al controllo di Frontiera che, notato un insolito movimento tra le persone in fila e udito urla strazianti di una donna, madre del minore, si sono fatti spazio tra la calca di gente che circondava il ragazzino; immediatamente gli agenti hanno capito che il 15enne rischiava il soffocamento ed hanno messo in atto le opportune manovre che hanno consentito di estrarre la sua lingua - che ostruiva le vie respiratorie - e rianimarlo, in attesa dell’intervento degli operatori del 118 che subito dopo sono giunti sul posto ed hanno prestato al giovane le cure opportune.
Il secondo intervento ha visto i poliziotti confrontarsi con un anziano di 95 anni che intendeva lasciare il territorio nazionale, munito di carta d’identità valida per l’espatrio e privo di motivi ostativi all’espatrio. I poliziotti addetti ai controlli, tuttavia, insospettiti dall’atteggiamento dell’anziano, hanno ritenuto opportuno contattare i suoi figli che, quando hanno saputo della volontà del padre di lasciare l’Italia per un viaggio all’ estero, hanno chiesto di trattenerlo in attesa del loro arrivo. I figli del 95enne, stupiti dall’intenzione dell’anziano e preoccupati per le condizioni psicologiche instabili dello stesso - affetto da una certificata demenza senile - si sono immediatamente recati presso gli Uffici della Polizia di Frontiera per riabbracciare il proprio congiunto e condurlo presso la propria abitazione.