La Polizia Stradale ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa nei confronti di 6 persone
Nella mattinata odierna, a Bari, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Bari, dr. Marco Galesi, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 6 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al furto, alla ricettazione ed al riciclaggio di veicoli.
Le indagini sono state condotte dal Pubblico Ministero dott.ssa Grazia Errede ed effettuate dai poliziotti della squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale di Bari e della sottosezione di Bari Sud.
Le persone colpite dal provvedimento sono ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al furto, alla ricettazione ed al riciclaggio di veicoli asportati in questo capoluogo e nei comuni limitrofi. Talvolta si sono verificati episodi di estorsione nella forma del c.d. “cavallo di ritorno”.
Le indagini, avviate nel mese di aprile 2017 per contrastare il fenomeno del furto di veicoli, si sono protratte per circa dieci mesi ed hanno avuto inizio a seguito dell’analisi incrociata delle denunce di furto e delle immagini delle telecamere di videosorveglianza dislocate sul territorio cui si sono aggiunte, nel prosieguo, attività investigative di carattere tecnico.
Nel corso delle indagini sono stati individuati, recuperati e restituiti ai legittimi proprietari circa 80 veicoli o parti di essi, sottratti dall’organizzazione criminale prevalentemente presso i parcheggi pubblici “park & ride”, ovvero presso i parcheggi dei nosocomi cittadini “Policlinico”, “Di Venere” , “Giovanni XXIII” e “Mater Dei”; in questi ultimi casi gli arrestati sfruttavano la scarsa attenzione prestata alle autovetture da parte dei proprietari, coinvolti emotivamente da problematiche gravose riguardanti la salute.
L’attività d’indagine ha dimostrato che le 6 persone si sono dedicate all’attività illecita con frequenza quotidiana, agendo anche più volte nell’arco della stessa giornata, evidenziando un elevato grado di “professionalità”; riuscivano infatti ad individuare ed asportare con estrema facilità le autovetture parcheggiate sulla pubblica via, sottraendole agli eventuali controlli da parte delle Forze dell’Ordine, “ricoverandole” temporaneamente presso numerosi nascondigli nella loro disponibilità.
E’ stato acclarato che parte dei veicoli sottratti avevano come destinazione finale la reimmissione sul mercato parallelo della commercializzazione dei pezzi di ricambio, presso compiacenti rivendite ubicate a Bari e nel foggiano.