Eseguita un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 10 persone
Questa mattina, ad Andria, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Trani, D.ssa Lucia Anna ALTAMURA, su richiesta del Sost. Proc. D.ssa Silvia CURIONE della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 10 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, delle violazioni degli artt. 110 C.P. e 73 D.P.R. Nr. 309/90; in concorso tra loro, hanno commesso numerosi delitti concernenti l’acquisto, il trasporto, la detenzione e la vendita di sostanze stupefacenti del tipo “cocaina”.
L’attività d’indagine dei poliziotti del locale Commissariato di P.S. ha avuto origine e si è sviluppata a seguito di una mirata ed articolata attività investigativa, condotta dai poliziotti della Squadra di P.G., finalizzata a contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti o psicotrope nel centro della Città di Andria (zona Villa Comunale in primis); individuata una consorteria criminale, ben organizzata, composta da pregiudicati andriesi dall’elevato spessore criminale i quali, in esecuzione del medesimo disegno criminoso ed avvalendosi della forza intimidatrice e delle minacce in danno di acquirenti della sostanza stupefacente, ha posto in essere, dal mese di Maggio 2018 al mese di Luglio 2018, un’ininterrotta serie di gravi condotte illecite inerenti lo spaccio di cocaina.
A seguito di prolungati servizi di osservazione e pedinamento appiedato nei luoghi solitamente frequentati da spacciatori e tossicodipendenti (in particolar modo nell’area pedonale compresa tra viale Crispi, via Regina Margherita, corso Cavour e strade limitrofe e presso la Villa Comunale), i poliziotti hanno accertato l’esistenza di un agguerrito gruppo di ragazzi, senza scrupoli e di varia estrazione sociale, responsabili di gravi condotte illecite inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti.
E’ stata scoperta una fitta rete di spacciatori, con ruoli distribuiti e ben definiti: organizzatori dell’attività di spaccio, addetti al rifornimento dello stupefacente, gestori dello stupefacente da immettere giornalmente sul mercato e procacciatori di clientela.
A seguito di attività tecnica d’intercettazione, integrata da servizi operati sul territorio dai poliziotti, e grazie ad escussioni a sommarie informazioni di potenziali acquirenti identificati durante l’attività d’indagine, è stata ricostruita l’attività delle 10 persone.
Notevole il contributo fornito al sodalizio criminoso da ciascun partecipante, finalizzato alla commissione di una condotta illecita caratterizzata da colloqui tra i vari soggetti indagati che utilizzavano termini criptici derivanti da veri e propri “protocolli” istituiti per lo svolgimento dell’attività di spaccio; particolarità, questa, estesa anche agli acquirenti che utilizzavano gli stessi termini per concordare i luoghi ove poter portare a termine l’acquisto dello stupefacente.
Al vertice dell’organizzazione, in qualità di organizzatori e promotori, due degli arrestati; nonostante fossero stati già indagati, hanno tentato di depistare eventuali intercettazioni telefoniche utilizzando numerosi pseudonimi che, tuttavia, sono stati compresi dagli agenti impegnati nell’ascolto ininterrotto delle conversazioni intercettate
Nel corso dell’attività d’indagine sono stati effettuati 6 arresti per spaccio; sequestrati mezzo kilo di cocaina pura (da tagliare e suddividere in dosi) e centinaia di euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita.
Gli elementi di prova acquisiti e le risultanze investigative raccolte hanno supportato chiare ed inequivocabili responsabilità penali a carico degli indagati.