Arresti domiciliari per un 46enne, già destinatario della misura del divieto di avvicinamento, che ha importunato l’ex coniuge. Denunciato in stato di libertà un cittadino romeno.
Questa notte, a Bari, la Polizia di Stato ha tratto in arresto C. G., 46enne barese già sottoposto al divieto di avvicinamento, ritenuto responsabile di atti persecutori.
Nell’ambito dell’ordinario e costante servizio di controllo del territorio, i poliziotti della Squadra Volante sono intervenuti in via Fanelli, presso un discopub, a seguito della richiesta d’aiuto giunta al 113 da parte di una donna 44enne, già vittima di minacce ed atti persecutori commessi dall’ex coniuge, la quale aveva segnalato la presenza dell’uomo all’interno del locale; il 46enne, notato l’arrivo della sua ex, con fare provocatorio si era avvicinato al tavolo dove la stessa aveva trovato posto.
Il tempestivo intervento dei poliziotti ha consentito di evitare che la situazione degenerasse e l’uomo, già destinatario della misura cautelare personale del divieto di avvicinamento, è stato tratto in arresto per il reato di atti persecutori, aggravato dalla violazione della misura cui era sottoposto.
Dopo gli accertamenti di rito, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, il 46enne è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.
Denunciato inoltre in stato di libertà un cittadino romeno classe ’83, incensurato, ritenuto responsabile di minacce aggravate dall’utilizzo di un’arma.
Alle ore 01.00, i poliziotti della Squadra Volante sono intervenuti in Zona Carbonara a seguito di un litigio tra conviventi scaturito per motivi di gelosia. Gli agenti hanno fermato un uomo di origini romene che, poco prima, avrebbe percosso con schiaffi e pugni la convivente per poi minacciarla brandendo un coltello a serramanico. A seguito di perquisizione, all’interno dell’abitazione, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato l’arma utilizzata dal reo.
Il 34enne è stato quindi allontanato dalla dimora e deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per i reati di minacce aggravate dall’utilizzo di un’arma.