La Polizia di Stato trae in arresto 3 uomini ritenuti responsabili della rapina commessa in danno di un imprenditore ittico, avvenuta nell’ottobre del 2016 a Monopoli
Nelle prime ore della mattinata odierna, a Monopoli, la Polizia di Stato, in collaborazione con la Guardia Costiera, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, disposta dal G.I.P. del Tribunale di Bari su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di Giangrande Cosimo, detto “Mino Papogna”, imprenditore ittico di 40 anni con precedenti di polizia, Grassi Cosimo, pregiudicato 52enne monopolitano, e Lusha Bletim, 32enne cittadino albanese con precedenti di polizia, ritenuti responsabili in concorso, a vario titolo, della rapina commessa in danno dell’imprenditore ittico FIUME Luigi, avvenuta nell’ottobre del 2016 a Monopoli.
L’imprenditore, alle ore 06.45 del 17.10.2016, mentre si trovava a bordo del Fiat Fiorino aziendale, a Monopoli nei pressi della sua abitazione, fu aggredito da due persone che, dopo avergli fatto aprire il finestrino con una scusa, lo afferrarono per la gola e lo costrinsero ad uscire dal mezzo. Dopo averlo colpito più volte con calci e pugni mentre era a terra, i due riuscirono a impossessarsi di una busta di cellophane contenente la somma di 10 mila euro in contanti per poi fuggire a bordo di un’auto guidata da una terza persona.
Il sopralluogo, effettuato sul posto dai poliziotti del Commissariato intervenuti, consentì di rinvenire e sequestrare alcune parti di una pistola replica, riproduzione di quella in dotazione alle Forze dell’Ordine, utilizzata durante la rapina.
L’immediata attività d’indagine, avviata dal locale Commissariato di P.S., è stata diretta dapprima verso la criminalità locale e poi verso persone che conoscevano le abitudini della vittima; grazie al supporto di attività tecniche e alla collaborazione della Guardia Costiera di Monopoli, gli investigatori hanno indirizzato le proprie attenzioni nei confronti del Giangrande, anch’egli imprenditore ittico, proprietario di una Peugeot 207, auto utilizzata dai rapinatori per fuggire dopo la rapina.
Dagli accertamenti finanziari condotti sull’attività economica del Giangrande è emerso che questi, pochi giorni dopo la rapina, aveva utilizzato del denaro contante per saldare alcuni debiti che aveva contratto in precedenza.
L’attività dei poliziotti ha consentito di raccogliere numerosi elementi probatori a carico delle altre due persone, ritenute responsabili dell’aggressione e della rapina, un pregiudicato monopolitano di 52 anni ed un cittadino albanese di 32 anni, residente a Monopoli, quest’ultimo assoldato dai complici per porre in essere l’aggressione, mentre il Giangrande rimase a bordo dell’auto per evitare di essere riconosciuto dalla vittima.
Dopo gli accertamenti di rito, Giangrande Cosimo e Grassi Cosimo sono stati associati presso la Casa Circondariale di Bari mentre Lusha Bletim è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.