E’ ritenuto responsabile di aver preso parte alla rapina ed all’omicidio di Melziade Maria, avvenuto a Canosa di Puglia il 17 novembre 2016
Nella giornata di giovedì scorso la Polizia di Stato ha notificato ad un canosino 21enne, con precedenti di polizia, la misura della custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Trani su richiesta della Procura della Repubblica di Trani, per la rapina e l’omicidio di Melziade Maria avvenuto a Canosa di Puglia il 17 novembre 2016.
Il giovane era già ristretto presso la casa Circondariale di Trani in quanto tratto in arresto dai poliziotti del Commissariato di Canosa di Puglia per evasione dagli arresti domiciliari, misura cui era sottoposto a seguito del reato di detenzione di arma clandestina.
La donna rientrava a casa da Milano col marito quando, non appena varcato l’uscio, fu aggredita da tre malviventi. Ferita, ma cosciente, fu immediatamente trasportata prima all’ospedale di Canosa e poi ad Andria. Durante la notte la vittima perse la vita in ospedale per un improvviso aggravamento del quadro clinico.
Le indagini degli investigatori del locale Commissariato di P.S. e della Squadra Mobile della Questura di Bari, assai complesse, si svilupparono su più fronti ma furono in particolar modo le immagini recuperate dai sistemi di videosorveglianza a consentire la ricostruzione dei movimenti dei rapinatori e a disvelarne l’identità.
A fine dicembre furono arrestati dalla Polizia di Stato tre uomini, tra cui il giovane di 21 anni; a carico dei primi due il Tribunale del Riesame confermò la misura mentre, a carico del 21enne, l’ordinanza del Gip di Trani fu annullata dai magistrati della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari.
Nuovi elementi di prova, emersi grazie all’attività tecnica di intercettazione, hanno consentito di rafforzare il quadro accusatorio a carico del giovane; da qui è scaturita la richiesta della nuova misura di custodia in carcere, eseguita dai poliziotti del locale Commissariato di P.S. e della Squadra Mobile di Bari.
I tre uomini sono accusati di rapina aggravata e omicidio preterintenzionale ed attualmente sono detenuti in carcere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.