I poliziotti della Squadra Mobile hanno arrestato un pregiudicato 30enne responsabile di rapina aggravata ed evasione dagli arresti domiciliari e denunciato due complici
Nella serata di ieri, a Bari, i poliziotti della Squadra Mobile, nell’ambito di specifici servizi predisposti per il contrasto ai reati predatori, in particolare nella repressione delle rapine ai danni di esercizi commerciali del capoluogo e dei Comuni della provincia, ha tratto in arresto, in flagranza di reato un pregiudicato barese cl. 91, ritenuto responsabile di rapina aggravata ed evasione dal regime degli arresti domiciliari e denunciato in stato di libertà altri due complici, per concorso in rapina aggravata.
A seguito della segnalazione di due rapine commesse in danno di due supermercati cittadini, il primo ubicato in zona Poggiofranco e il secondo in Palese, un equipaggio dei “Falchi” della Squadra Mobile, avendo intuito che i presunti autori potevano risiedere nel quartiere San Paolo, poiché da pregressa attività info-investigativa si era appreso che analoga autovettura era stata già utilizzata dall’arrestato per commettere altri reati, si appostavano nei pressi dell’abitazione di quest’ultimo. Dopo pochi minuti, gli agenti vedevano sopraggiungere una utilitaria con tre individui a bordo e, uno di questi, accortosi della presenza della Polizia scendeva dal mezzo e senza fermarsi all’Alt Polizia, fuggiva per raggiungere la propria abitazione, mentre gli altri due soggetti, si davano alla fuga, a bordo del veicolo.
Il fuggitivo, dopo un breve inseguimento, veniva bloccato presso la sua abitazione e a seguito della visione delle immagini di sorveglianza acquisite, in particolare perchè riconosciuto da alcuni indumenti indossati, tratto in arresto, in quanto ritenuto responsabile della rapina commessa presso l’esercizio commerciale di Palese Santo-Spirito.
L’autovettura sfuggita veniva successivamente bloccata da altro personale intervenuto e gli altri due complici venivano deferiti in stato di libertà per concorso in rapina aggravata, poiché a seguito di perquisizione veniva rinvenuta e sequestrata rispettivamente la somma di circa 700 euro, ritenuta parte del provento delle rapine. L’arrestato, già sottoposto al regime degli arresti domiciliari, veniva pertanto associato presso il carcere di Lecce a disposizione del magistrato.