Nuova perquisizione nel sito di Andria: altre armi rinvenute e sequestrate dai poliziotti della Squadra Mobile di bari
La Polizia di Stato, nel pomeriggio di ieri, ha eseguito un decreto di perquisizione e sequestro, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, nella tenuta di campagna dell’imprenditore agricolo andriese 55enne, attualmente detenuto, già colpito da provvedimento cautelare lo scorso 13 maggio, unitamente ai suoi due complici, il 59enne all’epoca dei fatti Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Bari e il 43enne, Caporal Maggiore Scelto dell’Esercito Italiano, perché indagati per i reati di porto e detenzione di armi da guerra ed esplosivi, di armi comuni da sparo e di munizionamento per armi da guerra e per armi comuni.
La perquisizione è scattata nella giornata di ieri, presso la masseria del citato imprenditore, ubicata in agro di Andria sulla via per Corato, a seguito di ulteriori accertamenti svolti dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Bari, su delega della Procura salentina, finalizzati a rintracciare materiale bellico e micidiali armi, che potevano non essere state rinvenute nel corso dell’operazione dello scorso 29 aprile che aveva portato al maxi sequestro di un vero e proprio arsenale per armi da guerra comprendente più di 200 pezzi tra fucili mitragliatori, fucili a pompa, mitragliette comunemente usate dalla criminalità organizzata in agguati armati (tra gli altri, 2 kalashnikov, 2 fucili d’assalto AR15, 6 mitragliatrici pesanti Beretta MG 42, 10 MAB, 3 mitragliette UZI), armi antiche e storiche, pistole di vario tipo e marca, esplosivi, bombe a mano ed una mina anticarro, oltre a circa 100.000 munizioni di vario calibro.
L’attenzione degli investigatori è stata volta alla ricerca ed all’individuazione del luogo ove erano occultate le numerose armi che, secondo quanto emerso dalla massiva e capillare attività di intercettazione posta in essere, si trovavano in un luogo segreto nella disponibilità degli indagati.
Pertanto, nelle giornate del 26 e del 27 maggio, il personale della sezione criminalità organizzata della Squadra Mobile ha effettuato una serie di perquisizioni presso la predetta masseria e le abitazioni degli indagati.
In particolare, nella masseria di proprietà dell’imprenditore, all’interno della cucina, occultate in un vano segreto ricavato nella parete retrostante gli elettrodomestici ivi esistenti, protetto a sua volta da una finta parete di mattonelle scorrevoli che copriva una piccola porta in ferro serrata, venivano rinvenute e sequestrate:
- Una pistola semiautomatica marca Remington mod. 1911 cal. 45, corredata di caricatore e cartucce;
- Una pistola semiautomatica marca Walther mod. P.38 cal. 9x19, corredata di caricatore e cartucce;
- Una pistola di provenienza belga, cal. 6.35
- Un fucile d’assalto Sabre Defence mod. XR15 cal. 223 Remington corredato di caricatore e di 19 cartucce.
- Un fucile mitragliatore del tipo MG42
- Un fucile d’assalto del tipo MP40
nonché parti di arma (canna, otturatori, cartuccere, caricatori per armi da guerra) e circa un migliaio di munizioni di vario calibro, anche da guerra. Tutto il materiale sequestrato si presentava in perfetto stato di conservazione.
Presso l’abitazione del magistrato, inoltre, occultate all’interno di una finta presa per la corrente elettrica, sono state rinvenute e sequestrate 1.100 sterline e documenti bancari.
Ulteriori accertamenti verranno quindi effettuati sulle armi appena sequestrate, anche al fine di verificare se le stesse siano state utilizzate in precedenti episodi delittuosi.