Nel pomeriggio, un giovane albanese classe ’88, responsabile del reato di Ingresso illegale nel territorio italiano e nella successiva notte un uomo italiano, classe ’84, resosi responsabile di Tentato Furto aggravato in concorso con persone rimaste ignote.
Nello specifico:
-Nel pomeriggio, durante l’ordinario e costante servizio di controllo del territorio, in Via Capruzzi, i poliziotti della Volante di zona, hanno
notato tre ragazzi seduti ad un tavolino di un bar che, alla loro vista, hanno
tentato di occultarsi abbassandosi dietro le siepi; insospettiti dal
comportamento gli agenti hanno proceduto al controllo.
Dall’accertamento esperito in banca dati, è risultato che uno dei tre giovani
albanesi era inottemperante ad un provvedimento di espulsione dall’Italia con
divieto di farvi rientro fino al 2019 e hanno proceduto quindi all’arresto.
Dopo le incombenze di rito, l’arrestato è stato associato presso la Casa
Circondariale di Bari a disposizione dell’autorità Giudiziaria procedente.
-Più tardi, durante la perlustrazione notturna, i poliziotti della Volante di zona
sono stati inviati dalla sala operativa in viale Papa Giovanni XXIII dove era
stato appena segnalato un furto in atto in danno di una ferramenta ad opera di
tre persone che viaggiavano a bordo di un’Audi A4.
Giunti immediatamente sul luogo segnalato, gli agenti hanno intercettato
l’autovettura, ferma proprio davanti la ferramenta; il conducente, alla vista
della Volante, ha intrapreso una repentina fuga a bordo dell’auto, presto
interrotta dall’inseguimento dei poliziotti.
L’uomo, identificato per un 33enne barese senza precedenti di polizia, è stato
trovato in possesso di una torcia a led e una radio ricetrasmittente;
mentre nell’auto il giovane occultava tre paia di guanti telati rivestiti in
gomma, due telefoni cellulari, tre cacciaviti, un taglierino, due scalda collo,
delle pinze e un cavo in acciaio utilizzato per trainare autovetture.
Nel frattempo i poliziotti di un'altra volante giunti sul posto in ausilio, hanno
constatato che, la serranda dell’esercizio commerciale era sfondata e numerosi
oggetti erano stati già caricati all’interno di un Fiat Fiorino parcheggiato nei
pressi.
Procedono le indagini in merito ad eventuali complici e alla proprietà dei due
autoveicoli utilizzati.
L’arrestato dopo le incombenze di rito è stato sottoposto alla misura degli
arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.