Il ragazzo aveva annunciato le proprie intenzioni al numero di emergenza 112
Da un primo accertamento tecnico operato dal personale della Sala Operativa della Questura di Bari, con relativa approssimazione è stato localizzata l’utenza del giovane, in movimento a bordo di una bicicletta; gli operatori hanno intrapreso telefonicamente un delicato dialogo col ragazzo, dal quale con estrema bravura hanno appreso ulteriori elementi tali da individuare con precisione la sua posizione.
Infatti i poliziotti della Volante di zona sono arrivati nella posizione segnalata, dove a distanza hanno scorto un riflesso luminoso risaltato nell’oscurità (ovvero lo schermo del cellulare del ragazzo mentre era in linea con gli operatori della Sala Operativa della Questura); il giovane si trovava in bilico su un cavalcavia ad una altezza rilevante, aveva già scavalcato il muretto e aggirato una grata di protezione, versando in precario equilibrio, totalmente libero di lasciarsi cadere nel vuoto sui binari delle ferrovie posti a circa 20 metri sotto di lui.
Alla vista dei poliziotti, continuando ad urlare le sue intenzioni suicide, il ragazzo ha reagito spostandosi repentinamente a bordo della sua bicicletta percorrendo contromano la bretella della tangenziale.
I poliziotti hanno raggiunto il giovane e con estrema difficoltà sono riusciti a trarlo definitivamente in salvo, facendolo assistere da personale sanitario del 118.
Alla base dell’estrema intenzione del giovane, pare vi fosse una problematica familiare.