Nella serata di sabato in Bitonto la Polizia di Stato ha arrestato i baresi CASSANO Angelo e ROMANO Vincenzo, entrambi con precedenti di polizia, rispettivamente di anni 34 e 33, resisi responsabili di furto aggravato commesso in due distinti abitazioni, nel comune di Molfetta.
Al solo CASSANO, inoltre, è stata contestata anche la violazione degli obblighi della sorveglianza speciale di P.S. cui era sottoposto.
Gli investigatori, dopo un’intensa attività di polizia giudiziaria svolta con servizi di osservazione e costante monitoraggio, hanno pedinato i due baresi, appurandone il coinvolgimento in diversi furti in abitazione.
Durante il servizio gli agenti hanno ricostruito il modus operandi dei due baresi, i quali preparavano i colpi predisponendo la vettura utilizzata, una Opel Corsa di proprietà della moglie del CASSANO, manomettendo artigianalmente i numeri della targa al fine di renderne impossibile l’esatta individuazione e allestendola poi con arnesi da scasso (radio rice-trasmittenti, telefoni cellulari, flessibili, cacciavite ed altro)
Individuata una zona residenziale del comune di Molfetta, nel giro di appena 30 minuti, accedendo dalle finestre, i due uomini hanno consumato due furti in altrettante abitazioni, asportando denaro contante e monili d’oro.
Durante l’atto criminoso, quattro agenti del Commissariato di PS di Bitonto hanno colto in flagranza i due malviventi, che per assicurarsi l’impunità si sono dati a precipitosa fuga, e nel vano intento, hanno persino speronato uno dei veicoli degli agenti, provocando lesioni ad uno di essi.
Nonostante ciò, i poliziotti hanno bloccato e arrestato i due fuggitivi, sorpresi ancora in possesso di parte della refurtiva, restituita ai legittimi proprietari.
Gli agenti hanno sequestrato tutto l’equipaggiamento da scasso rinvenuto a bordo della vettura utilizzata dai malviventi, mentre nelle loro abitazioni hanno poi recuperato la refurtiva dei furti commessi.
Al termine delle formalità di rito i due arrestati sono stati associati presso la Casa Circondariale di Trani a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.