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Costretta a prostituirsi: la Polizia la salva e arresta il suo sfruttatore

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donna vittima

Sfugge al suo aguzzino, un rumeno, calandosi da un balcone nell’appartamento sottostante. I poliziotti la trovano nascosta in un armadio.

Ieri mattina, a Barletta, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 35 anni, rumeno, incensurato, per i reati di sequestro di persona, minacce e sfruttamento della prostituzione, traendo in salvo la donna che aveva costretto a prostituirsi.

I poliziotti, a seguito di chiamata al 113, sono intervenuti in un appartamento del centro storico dove la proprietaria, tornata a casa, aveva trovato la porta d’ingresso bloccata dall’interno. Entrati nell’appartamento, però, i poliziotti non hanno trovato un appartamento svaligiato ma una giovane donna rumena nascosta in un armadio, in evidente stato di agitazione.

Nel frattempo, gli agenti rimasti all’esterno dello stabile hanno visto sopraggiungere un uomo che, accortosi della loro presenza, ha cercato di  allontanarsi frettolosamente; i poliziotti lo hanno bloccato proprio mentre la giovane donna, unitamente ad altri operatori di Polizia, scendeva per strada.  Alla vista della donna, l’uomo le ha ingiunto di tacere e di non dire nulla alla Polizia.

Negli Uffici del Commissariato di P.S. di Barletta la donna ha  invece raccontato di mesi di maltrattamenti e percosse e di essere stata obbligata a prostituirsi sino a quando quella mattina, approfittando del fatto che l’uomo si era addormentato, ha cercato di fuggire.

Trovando la porta di casa chiusa a chiave dall’interno, la donna si è calata nell’appartamento sottostante scivolando attraverso un tubo del gas ma si è accorta che anche l’appartamento dei vicini era chiuso dall’interno con diverse mandate. Temendo di essere rintracciata, dopo aver assicurato la porta con un ferro, la donna si è quindi nascosta all’interno di un armadio sino al provvidenziale arrivo delle forze dell’ordine.

A seguito della perquisizione, presso l’abitazione del suo sfruttatore i poliziotti hanno trovato diverse scatole di preservativi e, nascoste dietro una credenza del bagno, due carte di identità rumene, una intestata alla donna ed un’altra ad una seconda cittadina rumena non presente in casa.

Ai poliziotti la donna ha raccontato che il documento di identità le era stato sottratto dall’uomo per impedirle di lasciare il territorio nazionale.

Il rumeno è stato associato presso la Casa Circondariale di Trani a disposizione del P.M. di turno, mentre la giovane donna è stata collocata in località protetta.


11/07/2016

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