Nella serata di venerdì 17 novembre scorso personale della Squadra Volante del Commissariato distaccato di P.S. di Ariano Irpino, nell’ambito di una mirata azione di prevenzione e contrasto al fenomeno dei reati predatori ed, in particolare di quello dei furti in abitazione, in adesione alle direttive impartite in sede di riunione tecnica di coordinamento presieduta dal Prefetto di Avellino Paola Spena, che ha consentito di identificare 86 persone e controllati 124 autoveicoli, procedeva al controllo di due soggetti residenti nella provincia di Napoli che si aggiravano con fare sospetto in contrada Santa Barbara, località del circondario in cui recentemente sono avvenuti furti in abitazione. All’atto del controllo i due soggetti, risultati essere pluripregiudicati per reati specifici di associazione a delinquere, truffa, furto in abitazione ed altri reati contro il patrimonio, nonché già destinatari di numerosi fogli di via obbligatori da altre località del territorio nazionale, non riuscivano a fornire una valida ed esaustiva giustificazione circa la loro presenza sul territorio. Sulla scorta degli accertamenti effettuati, venivano sottoposti alla misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio con rimpatrio verso il Comune di residenza e divieto di ritorno nel Comune di Ariano irpino per anni tre in quanto ritenuti pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica emessa dal Questore di Avellino.
Sempre nella medesima giornata, a seguito di telefonata al numero di emergenza 113, personale della Squadra Volante del Commissariato distaccato di P.S. di Sant' Angelo dei Lombardi interveniva per lite in atto in una giornata iazza del centro cittadino. Sul posto gli agenti operanti accertavano che effettivamente vi era stata un accesa discussione per futili motivi tra due residenti del luogo sfociata poi in una colluttazione nel corso della quale uno dei due soggetti, oltre a colpire l’altro e a procurargli una vistosa ecchimosi all’occhio destro, lo minacciava gravemente di morte. Da successivi accertamenti risultava che il predetto era possessore di una pistola marca Beretta cal. 9 legalmente detenuta per cui, valutata la sussistenza dei presupposti normativi, il personale intervenuto procedeva al ritiro cautelativo della predetta arma ai sensi dell’art. 39 comma 2 T.U.L.P.S. e, dopo l’escussione dei testimoni presenti al momento del fatto, lo deferivano in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino per minacce gravi.